Con il decreto n. 3453 del 29 aprile i giudici del Tar Lazio hanno stabilito che non va sospeso il provvedimento del 26 aprile 2020 che, nel periodo di emergenza Covid-19, mantiene l’inibizione alla partecipazione fisica alle cerimonie religiose, atteso che, in sede di comparazione di interessi prevale quello alla tutela della salute pubblica.
I giudici amministrativi capitolini hanno aggiunto, inoltre, che il sacrificio della pur comprensibile esigenza di partecipare fisicamente alle cerimonie religiose può ritenersi in via temporanea compensato dalla possibilità di soddisfare il proprio sentimento religioso usufruendo delle numerose alternative offerte mediante gli strumenti informatici.