Con la pronuncia 7451/2022 i giudici del Tribunale amministrativo del Lazio hanno stabilito che sussiste l’obbligo di utilizzo delle mascherine per gli studenti fino al 31 agosto 2022, esame di terza media e maturità compresi, in quanto tale misura può essere eliminata solamente con un provvedimento legislativo.
L’utilizzo delle mascherine per gli studenti, spiegano i giudici capitolini, come previsto dalla disposizione normativa di cui all’art. 3, c. 5, lett. a), del D.L. n. 24/2022, continua ad essere obbligatorio per i medesimi fino alla fine dell’anno scolastico 2022, ossia al 31 agosto 2022 – e, pertanto, esame di terza media e maturità compresi – dal momento che il nuovo anno scolastico ricomincia formalmente il 1 settembre e atteso che, comunque, relativamente agli studenti interessati, prima dello svolgimento e conclusione dei predetti esami non può certamente essere decretata per loro la fine del relativo anno scolastico. Ai fini dell’eliminazione della predetta misura in anticipo rispetto al termine finale legislativamente imposto allo stato, permettendo così agli studenti di sostenere gli esami di cui trattasi senza l’obbligo di utilizzo delle mascherine, sarebbe necessario un apposito decreto-legge, attesa l’inidoneità di un’ordinanza ministeriale di salute pubblica a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente; allo stato, tale norma pare mancare. Nello specifico, infatti, la finalità di tutela della salute pubblica evidentemente sottesa e perseguita dall’art. 3 del D.L. n. 52/2021 attraverso la protrazione dell’obbligo di cui trattasi fino alla conclusione dell’anno scolastico in corso, renderebbe intrinsecamente illogica un’eventuale ordinanza in materia che disponesse nel senso di attenuare o eliminare l’obbligo di cui trattasi rispetto alla possibilità invece consentita nel nostro ordinamento di adozione di ordinanze ministeriali finalizzate ad assicurare una maggiore e più immediata tutela della salute pubblica. Tale valutazione è, tuttavia, ovviamente rimessa all’esclusiva responsabilità della scelta di politica legislativa nella specifica materia.