La scorsa settimana le Sezioni unite civili della Corte Suprema di Cassazione hanno rigettato i ricorsi avanzati da privati contro la norma (contenuta nella legge di stabilità 2013 e confermata in via interpretativa con il Collegato ambientale del 2015) che ha esteso i sovracanoni di bacino imbrifero montano previsti dalla legge 959/53 anche agli impianti posti al di fuori del perimetro dei consorzi, e quindi di fatto nei Comuni rivieraschi non montani.
La Cassazione ha confermato che la norma in questione, è pienamente legittima sotto il profilo costituzionale e comunitario. Dopo una vicenda giudiziaria lunga cinque anni, oggi il diritto dei Comuni montani – singoli o associati in consorzi – di percepire i sovracanoni in relazione a tutti gli impianti (a prescindere dal rilievo altimetrico) non può più essere messo in discussione. Con il termine di bacino imbrifero montano s’intende il territorio delimitato da una cintura montuosa o collinare che funge da spartiacque, ubicato al di sopra di una certa quota assoluta.
Nel tempo la definizione dei bacini imbriferi montani nell’ambito della normativa nazionale relativa all’uso delle acque per la produzione di energia elettrica, ha rappresentato un momento rilevante per la valorizzazione delle popolazioni e dei territori della montagna, riconoscendo loro un ruolo di partecipazione alla ricchezza prodotta dalle centrali idroelettriche situate entro dati confini.
Per Ente rivierasco s’intende il Comune in cui “il territorio si affaccia sul tratto di corso d’acqua sotteso dalla derivazione a partire dal punto ove ha termine il rigurgito dell’opera di presa fino al punto di restituzione”, ovvero tutti i Comuni in cui si trova un’infrastruttura idraulica come ad esempio l’opera di presa, la diga, la condotta forzata, la centrale idroelettrica. Il gestore dell’impianto deve corrispondere ai Comuni e alle Province interessate una quota stabilita dalla legge; la suddivisione si basa principalmente sulla distribuzione delle opere idrauliche presenti sui vari territori interessati dall’impianto.