Lo scorso 9 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva l’atteso decreto legislativo correttivo del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
Ricordiamo che, dopo la sentenza della Corte Costituzionale n.251/2016, sul testo del decreto era stato necessario raggiungere l’intesa in sede di Conferenza Unificata ed acquisire i pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari.
In attesa della pubblicazione i Gazzetta del provvedimento parte concretamente il riordino delle partecipazioni pubbliche previsto dal Testo unico di agosto 2016. Da martedì prossimo, 27 giugno, le amministrazioni pubbliche potranno infatti comunicare al Tesoro, sull’apposito portale dotato di nuove funzionalità ad hoc, l’esito della revisione straordinaria delle proprie partecipazioni, ovvero il piano di razionalizzazione o valorizzazione che intendono mettere in campo.
Il sistema, sottolinea il Mef in una nota, resterà aperto per l’invio delle comunicazioni fino al prossimo 31 ottobre 2017, fermo restando l’obbligo per le amministrazioni di adottare i provvedimenti motivati di ricognizione entro la scadenza del 30 settembre 2017, così come previsto dal decreto legislativo correttivo del Testo unico, di prossima pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La comunicazione è obbligatoria anche nel caso di non detenzione di partecipazioni.
Sempre da sono oggi online i dati sui consulenti e sui collaboratori della Pubblica Amministrazione. Sono stati ‘tracciati’ in tutto quasi 277 mila incarichi, tra quelli conferiti a chi è già dipendente pubblico e quelli agli esterni. E’ infatti attiva la banca dati sul sito del ministero della P.A, come previsto dal decreto Madia sulla trasparenza.