E’ entrata in vigore il 17 novembre la legge 6 ottobre 2017, n. 158 recante “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni, nonchè disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi Comuni”, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 256 del 2 novembre. La legge è tesa a promuovere lo sviluppo sostenibile economico, sociale, ambientale e culturale, favorire l’equilibrio demografico dell’intero territorio nazionale, incentivando la residenza nei piccoli centri, come pure la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, rurale, storico, culturale e architettonico degli stessi. Per piccoli comuni s’intendono le realtà che abbiano fino a 5.000 residenti, ma anche le Unioni di comuni che abbiano, ciascuno, fino a 5.000 abitanti.
Il provvedimento stabilisce i diversi parametri affinchè i piccoli borghi possano beneficiare delle agevolazioni e dei finanziamenti. Le realtà a cui la legge si riferisce sono quelle collocate in zone a rischio idrogeologico; Comuni caratterizzati da marcata arretratezza economica; Comuni nei quali si sia verificato un importante decremento della popolazione residente rispetto al censimento generale effettuato nel 1981; Comuni caratterizzati da condizioni di disagio insediativo, sulla base di specifici criteri definiti in base all’indice di vecchiaia, alla percentuale di occupati rispetto alla popolazione residente e all’indice di ruralità.
Con la legge viene poi istituito un fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni che avrà una dotazione complessiva di 100 milioni di euro e servirà a finanziare un piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli borghi, nonchè un elenco d’interventi prioritari assicurati dal Piano nazionale. Il ddl prevede, inoltre, la possibilità di individuare, all’interno dei centri storici, le zone di particolare pregio, dal punto di vista dei beni architettonici e culturali, da riqualificare con interventi, pubblici e privati, per riqualificare l’area urbana, rispettando le tipologie delle strutture originarie. La legge consente ai Comuni di acquisire e riqualificare immobili per contrastare l’abbandono di terreni e di edifici, di acquisire o stipulare intese per il recupero di case cantoniere e di stazioni ferroviarie non più utilizzate e attribuisce ai piccoli Comuni la facoltà, anche in forma associata, di stipulare, con le diocesi della Chiesa cattolica e con le rappresentanze delle altre confessioni religiose che hanno concluso intese con lo Stato, convenzioni per la salvaguardia e il recupero dei beni culturali, storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici o degli enti delle confessioni religiose civilmente riconosciuti.
Con il decreto viene stabilito che le aree dei piccoli Comuni per le quali non vi sia interesse da parte degli operatori a realizzare reti di connessione veloce e ultraveloce possano essere destinatarie delle risorse previste, in attuazione del piano per la Banda ultralarga del 2015.
Nei piccoli Comuni è consentito, altresì, il ricorso alla rete telematica gestita dai concessionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli per favorire il pagamento di imposte e tributi. Viene quindi riconosciuta a essi o alle frazioni non servite dal servizio postale, la facoltà di stipulare apposite convenzioni, d’intesa con le organizzazioni di categoria e con la società Poste Italiane Spa, affinchè i pagamenti delle imposte comunali e i vaglia postali possano essere effettuati presso gli esercizi commerciali.
La legge prevede, inoltre, che sia promossa l’intesa tra Governo, Anci, Federazione italiana editori giornali e i rappresentanti delle agenzie di distribuzione della stampa quotidiana per la vendita dei quotidiani da assicurare in ogni piccolo Comune. I borghi potranno poi promuovere il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti dalla filiera corta o a chilometro utile, ovvero quelli il cui luogo di produzione, di coltivazione o di allevamento sia situato entro 70 chilometri dal luogo di vendita e per i quali è dimostrato un limitato apporto delle emissioni inquinanti derivanti dal trasporto.
Il testo di legge prevede anche che i piccoli Comuni riservino alcune aree alla realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta. E’ previsto, infine, che ogni anno il Mibact d’intesa con l’Anci, le Regioni e le Film Commission regionali, metta in campo iniziative per la promozione cinematografica come tramite per la valorizzazione turistica e culturale dei piccoli borghi.