Con sentenza sentenza n. 8074 del 30 agosto 2023 il Consiglio di Stato, sezione VI interviene in merito alla circostanza in cui un bene appartenga ad uno dei soggetti di cui all’art. 10, comma 1, (D.Lgs n. 42 del 22 gennaio 20204 s.m.i.) del del codice dei beni culturali, per cui si applica l’art. 65, comma 2, lett. a), dello stesso codice, con conseguente impossibilità di uscita definitiva del bene fino a quando non sia effettuata la verifica di interesse.
In questo caso, l’amministrazione dovrà operare tale ricognizione dando atto dell’applicazione della norma e rimettendo la valutazione dell’interesse all’organo competente, il quale potrà essere investito anche dal privato interessato. Solo ove l’organo competente escluda l’interesse culturale del bene, sarà allora possibile disporre una nuova valutazione per l’uscita dal territorio nazionale, attraverso un provvedimento autorizzativo che, anche in questo caso, non effettuerà una valutazione di interesse, già esclusa dall’organo competente.
Se il bene appartenga, invece, ad un soggetto diverso, si può attivare il procedimento ex art. 68 del codice, se ricorrano gli ulteriori presupposti richiesti dall’art. 65, comma 3, lett. a), inclusi gli elementi ulteriori richiesti da tale disposizione rispetto all’art. 65, comma 2, lett. a), del codice, consistenti nell’interesse culturale del bene (che, invece, l’art. 65, comma 2, lett. a), rimette alla valutazione di interesse) e nel valore superiore ad euro 13.500 (dal quale l’art. 65, comma 2, lett. a), del codice, prescinde).
Non è poi predicabile un legittimo provvedimento implicito dell’amministrazione, atteso che sussiste una diversa competenza all’adozione dell’attestato di libera circolazione e alla verifica di interesse culturale. Inoltre, lo stesso disposto dell’art. 65, comma 2, lett. a), del codice limita la verifica dell’amministrazione al solo accertamento dei presupposti, ponendo una condizione all’uscita del bene, consistente nell’esito della verifica di interesse culturale.
La possibilità di implicita valutazione dell’interesse è esclusa dal fatto che la futura ed eventuale uscita dal territorio del bene è condizionata all’esito del successivo procedimento di verifica.
Fonte: www.giustizia-amministrativa.it