E’ disponibile on-line il modello per l’acquisizione delle informazioni e la richiesta da parte degli Enti locali degli spazi finanziari concernenti il cosiddetto patto di solidarietà nazionale “verticale”. A tale riguardo, ricordiamo che il comma 485, dell’articolo 1, della legge n. 232 del 2016, come sostituito dal comma 874, lett. a) dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, (legge di bilancio 2018), assegna spazi finanziari agli Enti locali, nel limite complessivo di 900 milioni di euro annui (di cui 400 milioni di euro annui destinati ad interventi di edilizia scolastica e 100 milioni di euro annui destinati a interventi di impiantistica sportiva) per ciascuno degli anni 2018 e 2019, e nel limite complessivo di 700 milioni di euro annui, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 nell’ambito dei patti nazionali di cui all’articolo 10, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Il citato comma 485 precisa che gli spazi finanziari sono assegnati al fine di favorire le spese di investimento da realizzare attraverso l’uso dell’avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito.
Il successivo comma 486 dispone, poi, che gli spazi in questione non possano essere richiesti qualora le operazioni di investimento da parte di ciascun ente locale, realizzate mediante il ricorso all’indebitamento e all’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti, possano essere effettuate nel rispetto del proprio saldo di cui al comma 1, dell’articolo 9, della legge n. 243 del 2012. Si precisa che la richiesta di spazi finanziari possa essere effettuata non solo per investimenti in opere pubbliche, ma anche per investimenti a esse connessi o ulteriori investimenti (ad esempio arredi e attrezzature).
A partire da quest’anno, poi, ai sensi del comma 486-bis, come introdotto dal citato comma 874, lett. b) dell’articolo 1, i Comuni facenti parte di un’unione di Comuni, ai sensi dell’articolo 32 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che hanno delegato le funzioni connesse alla realizzazione di opere pubbliche, possono richiedere spazi finanziari, nell’ambito delle intese regionali e dei patti nazionali, di cui all’articolo 10, commi 3 e 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, per la quota di contributi trasferita all’unione stessa per investimenti in opere pubbliche riferite alla medesima delega di funzioni.
Per quanto riguarda gli Enti locali colpiti dal sisma, è possibile fare richiesta di spazi finanziari nell’ambito delle intese regionali e dei patti nazionali, ma solo ed esclusivamente per investimenti diversi da quelli rientranti nelle tipologie di cui all’articolo 43 bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, ovvero diversi dagli investimenti connessi alla ricostruzione, al miglioramento della dotazione infrastrutturale nonché al recupero degli immobili e delle strutture destinati a servizi per la popolazione, da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito e per i quali sono riconosciuti spazi finanziari per un ammontare pari agli investimenti stessi.
In merito agli spazi finanziari riferiti ad interventi di impiantistica sportiva, di cui ai commi 487-bis e 488-ter, del suddetto articolo 1 della legge n. 232 del 2016, introdotti dal comma 874, lett. d) e g) dell’articolo 1 della legge di bilancio 2018, è disponibile un apposito avviso pubblicato dal competente Ufficio per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Ai sensi dei commi da 490 a 494 dell’articolo 1 della citata legge n. 232 del 2016, entro il termine del 20 gennaio 2018, gli Enti locali dovranno comunicare gli spazi finanziari di cui necessitano per gli investimenti diversi dall’edilizia scolastica al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, attraverso la compilazione dell’apposito modello on-line.