Siglato il decreto che ricostituisce l’Osservatorio nazionale per il Diritto allo studio universitario, diverse le novità introdotte. “Facciamo ripartire uno spazio importante di analisi, monitoraggio e proposta sul Diritto allo studio universitario – ha detto il titolare del Miur, Valeria Fedeli – Garantire il diritto allo studio vuol dire garantire mobilità sociale e applicare materialmente l’articolo 3 della Costituzione. Ringrazio i componenti dell’Osservatorio per il lavoro che faranno – ha aggiunto Fedeli – a partire dalla Dottoressa Federica Laudisa, il Professor Luciano Modica e il Dottor Crescenzo Antonio Marino, che ho nominato in qualità di esperti. A breve sarà convocata la prima riunione: l’Osservatorio dovrà essere operativo rapidamente”.
L’Osservatorio ricostituito, i cui membri resteranno in carica per tre anni, avrà il compito di presentare proposte per migliorare le prestazioni in materia di diritto allo studio; produrre entro il mese di marzo di ogni anno, una relazione sull’attuazione del diritto allo studio a livello nazionale; realizzare analisi, confronti e ricerche su criteri e metodologie, con particolare riferimento alla valutazione dei costi di mantenimento agli studi, nonché dei risultati ottenuti; creare un sistema informativo per l’attuazione del diritto allo studio.
L’Osservatorio fa parte delle azioni messe in campo dal Governo e dal Miur per incrementare la stabilizzazione a 217 milioni annui del Fondo per il diritto allo studio, nuove modalità di distribuzione a livello territoriale delle risorse basate non sulla spesa storica, ma sul fabbisogno reale, un’attenzione specifica alle aree colpite dagli eventi sismici, una campagna informativa per far conoscere agli studenti tutte le opportunità e gli strumenti per il diritto allo studio, comprese le novità previste dalla cosiddetta no tax area che permette a chi ha un Isee fino a 13.000 euro di iscriversi gratuitamente all’Università.