Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha invitato l’Anci, l’Upi, tutti gli altri Ministeri, le Regioni e le Province autonome ad aggiornare gli elenchi anagrafici delle opere incompiute. Gli Enti pubblici dovranno sensibilizzare le stazioni appaltanti, sulle quali svolgono attività di vigilanza, per garantire l’inserimento delle opere incompiute di rispettiva competenza. Dal 2013 il Mit ha attivato un sistema di rilevazione nazionale per le opere pubbliche incompiute (Simoi), il Sistema informativo di monitoraggio accessibile dal sito del Servizio contratti pubblici per creare una banca dati costituita da appositi elenchi di competenza delle Amministrazioni statali, regionali e locali. Uno strumento che consente di monitorare lo stato di avanzamento delle opere non concluse, secondo parametri oggettivi e predeterminati.
Molte lavori pubblici, nonostante rientrino nei parametri per poter essere valutati come incompiuti, appunto, ancora non sono stati segnalati o inseriti da parte delle stazioni appaltanti nella banca dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che sollecita quindi ad effettuare un aggiornamento il più completo possibile a tale riguardo. Sulla base dei dati che il Mit riceverà, verranno pubblicate, entro il 30 giugno 2017, le graduatorie aggiornate secondo i criteri normativi vigenti.