In arrivo i nuovi criteri ambientali per gli acquisti della Pubblica amministrazione in tre diversi settori: edilizia; prodotti tessili; arredi interni. A stabilirlo è un decreto del Ministero dell’Ambiente, attraverso il necessario aggiornamento dei cosiddetti Criteri ambientali minimi (Cam) a seguito delle innovazioni tecniche e commerciali del mercato e della nuova disciplina sugli appalti pubblici. I nuovi Cam sono stati definiti nell’ambito del Comitato di gestione del Piano d’azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pa, con la presenza della Direzione generale per il clima e l’energia del Ministero dell’Ambiente e dei funzionari competenti dei Ministeri dello Sviluppo e dell’ Economia.
“Vogliamo in questo modo – ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – rendere il settore pubblico sempre più sostenibile ed efficiente sotto il profilo energetico, oltre che pienamente protagonista della sfida dell’economia circolare. I Criteri ambientali minimi sono una parte essenziale del nuovo Codice degli appalti, assicurando nei documenti progettuali e di gara un risparmio economico per le casse dello Stato ed insieme un costo ambientale ridotto”.
Per la fornitura di prodotti tessili, quali ad esempio divise da lavoro, tendaggi e tappezzeria, vengono introdotti nuovi criteri, tra cui quelli sociali. Viene assicurata perciò tutta la filiera di questi beni, prodotti garantendo condizioni di lavoro dignitose nel rispetto dei diritti umani di chi ha prestato la manodopera per realizzarli. Sono stati, inoltre, inclusi requisiti prestazionali (resistenza alla lacerazione, variabilità della dimensione dopo il lavaggio e solidità dei colori) che incidono direttamente sull’ambiente, procrastinando nuovi acquisti e contenendo la produzione dei rifiuti. Tra le novità è stato aggiunto il criterio sull’ecodesign e il divieto di acquistare alcune categorie di prodotti usa e getta, così come sono state aggiornate anche le indicazioni sulle sostanze pericolose e le norme sulle verifiche di laboratorio. Sempre nell’ottica dell’economia circolare vengono valorizzati gli articoli tessili costituiti da fibre riciclate e i prodotti riutilizzabili.
Sulla fornitura e il servizio di noleggio di arredi per interni (ad esempio mobili per ufficio, mobilio scolastico o archivi) sono stati aggiornati i criteri sulle sostanze chimiche e ne sono stati inseriti diversi sulla progettazione ecocompatibile, privilegiando la riparazione o la composizione e scomposizione per una potenziale ricollocazione in altri ambiti di lavoro. Un capitolo a parte è dedicato al noleggio degli arredi, una pratica ancora poco diffusa in Italia, per favorire il riutilizzo di prodotti già esistenti. Per i Cam sull’edilizia, ovvero sull’affidamento di servizi di progettazione di lavori per la nuova costruzione, la ristrutturazione, la manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della Pubblica amministrazione, viene allineato il documento prodotto nel 2015 al nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. 50/2016) inserendo i riferimenti agli ultimi decreti attuativi e al Conto termico.