“Proporre e sostenere una visione di lungo periodo delle politiche necessarie al Paese per percorrere la strada di uno sviluppo costante e sostenibile non solo dal punto di vista economico e finanziario ma anche sociale e ambientale”. È l’obiettivo del programma di attività del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro per il biennio 2019-2020, redatto in base ai nuovi regolamenti del Consiglio e degli Organi e approvato dalle 38 forze sociali e produttive rappresentate nel Consiglio che con questo documento ribadiscono con forza “il ruolo strategico del CNEL che, con l’insediamento della X Consiliatura il 5 giugno 2018, ha ripreso la sua piena funzionalità, dopo oltre due anni di prorogatio”.
Tra i punti qualificanti del programma spiccano, nell’ambito delle prerogative costituzionali, il rilancio dell’attività legata all’iniziativa legislativa attraverso la presentazione di Disegni di legge su specifiche materie di competenza del Consiglio; la funzione consultiva in spirito di indipendenza e terzietà in modo da favorire il raggiungimento di soluzioni positive e condivise nel solco della propria natura ausiliaria quale dovere di piena collaborazione con Parlamento e Governo; il supporto alla contrattazione collettiva e mercato del lavoro; la crescita e competitività; la valutazione delle politiche pubbliche e loro sostenibilità; l’impatto delle politiche pubbliche in materia di lavoro, fisco, economia e ambiente; povertà e politiche sociali.
È prevista, inoltre, grande attenzione ai temi del lavoro autonomo, dell’istruzione e formazione e delle relazioni inter-istituzionali a tutti i livelli. Su quest’ultimo punto, il CNEL è impegnato da tempo sul rafforzamento del rapporto con le commissioni parlamentari competenti nelle materie inerenti le attività del Consiglio, come i recenti interventi sugli orari di chiusura degli esercizi commerciali o la riforma del Codice della strada. Con il nuovo regolamento del 12 luglio 2018, il CNEL ha rafforzato la partecipazione al circuito consultivo dell’Ue, dedicando apposite sessioni dei suoi lavori ai pareri del CESE che terrà a Roma il 13 e 14 giugno l’Assemblea annuale dei Comitati Economici e Sociali dei Paesi europei. L’obiettivo finale è quello di contribuire a riformare le istituzioni e la legislazione comunitaria, mirando a un’Europa più sociale e solidale con il contributo di tutti i Paesi membri, nello spirito di condivisione all’interno della “casa comune”. Il Consiglio auspica, infine, un piano straordinario di investimenti dell’Unione europea, integrati con investimenti nazionali, da escludere dal calcolo dei disavanzi.