Edifici scolastici: 105 milioni di euro per le verifiche di vulnerabilità sismica
AGEL 3 Gennaio 2018, di pmCospicue le risorse accertate e non utilizzate dagli Enti locali a seguito del completamento dell'intervento finanziato,
Cospicue le risorse accertate e non utilizzate dagli Enti locali a seguito del completamento dell’intervento finanziato, destinate al finanziamento delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 28 dicembre 2017 il decreto del Miur dell’8 agosto 2017 recante “Accertamento economie per finanziamento indagini in vulnerabilità sismica.” In seguito al monitoraggio effettuato d’intesa con Cassa depositi e prestiti, è stata disposta la revoca delle risorse non utilizzate da alcuni Enti locali.
Le risorse accertate con le revoche ammontano ad oltre 105 milioni di euro. Questi fondi vengono ora destinati al finanziamento delle verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole ricadenti nelle zone 1 e 2, con riserva del 20% in favore degli Enti locali che si trovano nelle quattro regioni interessate dai terremoti degli anni 2016 e 2017, come pure al finanziamento dei progetti necessari a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica già disponibili dopo l’iter ad evidenza pubblica.
Le risorse possono essere inserite nella programmazione triennale nazionale del Dl 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, e possono essere finanziati prioritariamente con i fondi annualmente disponibili della programmazione triennale, ovvero con altre risorse qualora siano disponibili.
La Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, gestione dei fondi strutturali, istruzione e innovazione digitale è incaricata di procedere alla sottoscrizione della Convenzione con Cassa depositi e prestiti, nonchè all’avvio della procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione degli Enti locali beneficiari del finanziamento per le indagini di vulnerabilità sismica e della relativa progettazione.
La Direzione generale coordinerà le proprie attività nelle zone a rischio sismico 1 e di quelle del cratere rispettivamente con il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri “Casa Italia” e con il commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli.
