L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il ddl recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo, collegato alla Manovra. I sì sono stati 138, i no 94, nessun astenuto. Il provvedimento torna adesso alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva. Il ddl sulla concretezza nella Pubblica Amministrazione e la prevenzione dell’assenteismo, approvato dal Senato, introduce norme più stringenti per il controllo delle presenze nei luoghi di lavoro. La verifica sarà effettuata attraverso la rilevazione delle impronte digitali e l’utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza in sostituzione di quelli di rilevazione automatica delle presenze attualmente in uso. Si prevede l’introduzione del Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni e viene istituito il ‘Nucleo della concretezza’ preposto alla verifica della realizzazione effettiva del Piano. Per quanto riguarda le assunzioni nella Pa, il provvedimento conferma il limite attualmente vigente. Le amministrazioni dovranno predisporre piani triennali di fabbisogno di personale, tenendo conto dell’esigenza di ricambio generazione, e potranno essere autorizzate all’avvio dei concorsi e relative assunzioni nel triennio 2019-2021.
Nel dettaglio il disegno di legge si compone di 6 articoli. L’articolo 1, introduce il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e istituisce il Nucleo della Concretezza. Nel Piano sono individuate azioni per la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione ed efficienza delle pubbliche amministrazioni; al Nucleo della Concretezza, con una dotazione organica di 53 unità di personale, spetta il compito di assicurare la realizzazione delle misure previste dal Piano, anche attraverso sopralluoghi e visite. L’articolo 2, introduce sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza per verificare l’osservanza dell’orario di lavoro dei pubblici dipendenti. L’articolo 3, restringe l’ambito di applicazione del limite dell’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio del personale, con alcune esclusioni espressamente previste.
L’articolo 4, conferma il limite vigente per le assunzioni da parte delle amministrazioni statali e reca modifiche e integrazioni alle norme sulle procedure per le assunzioni. Sono previste la predisposizione di piani triennali dei fabbisogni di personale, tenendo conto dell’esigenza di assicurare il ricambio generazionale, e l’autorizzazione all’avvio delle procedure concorsuali e relative assunzioni nel triennio 2019-2021. Le procedure concorsuali possono essere espletate con modalità semplificate. L’articolo 5, reca una disciplina specifica per superare i problemi posti dall’avvenuta risoluzione da parte di Consip S.p.A. di alcune convenzioni di fornitura di buoni pasto per i pubblici dipendenti. L’articolo 6, contiene infine le disposizioni finali e le clausole di salvaguardia, con riferimento alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome.