La seconda sezione del Tribunale amministrativo del Lazio, ha stabilito nella sentenza 2955/2020 che è legittimo il diniego di accesso agli atti nel caso di domanda di accesso generica, atteggiandosi l’indeterminatezza della domanda in un sostanziale controllo generalizzato sull’attività amministrativa, peraltro in violazione della privacy. Il diniego di accesso agli atti, spiegano i giudici amministrativi capitolini, può essere legittimamente opposto in ragione della genericità dell’istanza, sia sotto il profilo dei documenti richiesti, sia sotto quello del labile interesse all’ostensione, atteggiandosi l’indeterminatezza della domanda in un sostanziale controllo generalizzato sull’attività amministrativa. Si aggiunga, nel caso di specie, in senso ostativo all’accesso, l’evidente posizione poziore, rispetto a cui la trasparenza è sicuramente recessiva, rappresentato dal diritto alla riservatezza intestato agli altri enti concessionari di impianti sportivi, che siano debitori dell’amministrazione comunale e che, a buon diritto, possono non volere che si venga a conoscenza della propria situazione di insolvenza a fronte di un interesse accessivo così genericamente declinato