Dagli organi di informazione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CURIA) è stato diffuso un comunicato stampa in merito alle Conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-340/21, avente ad oggetto un giudizio di responsabilità in ordine all’accesso illecito a dati personali da parte di terzi, e le stesse sono sintetizzate con le seguenti due massime generali:
L’accesso illecito ai dati personali da parte di terzi comporta la responsabilità per colpa presunta del titolare del trattamento e può dar luogo a danno morale risarcibile. Per essere esonerato da responsabilità, il titolare del trattamento deve dimostrare che l’evento dannoso non gli è in alcun modo imputabile.
Il timore di un futuro uso improprio dei dati personali può costituire un danno morale che dà diritto a un risarcimento solo a condizione che si tratti di un danno emotivo reale e certo e non di un semplice disagio o fastidio.
Si fa presente in calce a dette conclusioni, intanto che le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia, ma contestualmente che il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell’ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione.
Fonte: CURIA