La nuova normativa rappresenta una delle misure maggiormente attese della riforma della portualità e della logistica per dare slancio al mare e alla sua economia. Tra i diversi cambiamenti condivisi con il settore: la semplificazione burocratica e amministrativa, il coordinamento con la disciplina del Registro Telematico del diporto e dello Sportello telematico del diportista, l’istituzione di nuove figure professionali, il riconoscimento dell’11 aprile di ogni anno come “Giornata del mare” nelle scuole, il rilancio della portualità per la nautica sociale e la garanzia di una maggiore tutela di interessi pubblici primari quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.
“Il nuovo Codice – ha detto il titolare del Mit, Graziano Delrio – intende dare più competitività a un settore in crescita e molto amato dagli italiani. Semplificazioni e disciplina specifica, quindi, per promuovere e diffondere la cultura e l’economia del Mare. Più attenzione ai diportisti e ai professionisti, più sicurezza per i cittadini, protezione dell’ambiente marino, sviluppo di un turismo costiero sostenibile e della economia collegata”.
Tra le molte novità del Codice anche i nuovi criteri di razionalizzazione nelle attività di controllo in materia di sicurezza della navigazione. Sono state inoltre inasprite le sanzioni per la conduzione di unità da diporto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, nonché per le fattispecie che causano danno ambientale o grave rischio per l’ecosistema marino. Lo scopo è quello di determinare l’effetto di una maggior deterrenza per tutte quelle violazioni, che soprattutto durate la stagione balneare, destano maggiore allarme sociale ed evitare quindi, in particolare, incidenti in mare, specie sotto costa, causati dal mancato rispetto di norme di sicurezza.
Il percorso per consentire la completa operatività di alcuni articoli della nuova legge è in divenire sulla scia delle norme dettate dal Codice. L’ultimo aggiornamento della normativa di settore risaliva al 2005 con l’emanazione del primo “Codice della nautica che aggiornava la legge quadro 11 febbraio 1971 n. 50 ‘Norme sulla navigazione da diporto’”. Successivamente modificata con vari interventi, la disciplina era comunque arrivata in buona parte fino a oggi, rendendo così necessario un intervento significativo, portato a termine, appunto, con l’approvazione del Decreto Legislativo n.229 del 3 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 29 gennaio 2018.