La Camera approva la nuova normativa sulla legittima difesa dopo due anni di accelerazioni e improvvisi arresti. Il testo passa ora al Senato. Immediate le polemiche da parte di forze politiche di diverso orientamento. Forte protesta della Lega che dichiara: “La difesa è sempre legittima. Non può essere variabile in base alle fasce orarie”. In effetti, il ddl prevede l’ampliamento della fattispecie della legittima difesa alle aggressioni notturne, in analogia con l’ordinamento penale francese. E l’esclusione della colpa di chi reagisce “in situazioni comportanti un pericolo per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale”. Critici anche i Cinque stelle: “Il dibattito sulla legittima difesa è stato puramente basato sulla propaganda elettorale dimenticando la realtà, per questo motivo abbiamo votato contro. La sicurezza e la giustizia devono essere in primis assicurati dallo Stato. Ma diventa difficile se i governi precedenti e attuali non investono risorse sulle forze dell’ordine o su piani di prevenzione. Questo il punto cruciale sul perché i cittadini si sentono insicuri”. “Forza Italia – ha commentato Silvio Berlusconi – ha fatto il possibile per migliorarlo. Tuttavia il testo finale non è certo adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono. Chi è costretto a usare un’arma per difendersi – ha aggiunto – non può essere sottoposto alla lunga e umiliante trafila di un procedimento giudiziario nel quale deve giustificare le sue azioni. Non si può invertire l’onere della prova, non si può chiedere alla vittima di dimostrare di essere una vittima. Il testo non dà risposta al tema centrale del diritto alla difesa, lascia alla discrezionalità del giudice margini eccessivi”. Il Pd, invece, la vede diversamente: “Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse neanche quello approvato nel 2006 dal suo governo”.