L’11 gennaio è stata firmata dal capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, l’ocdpc n. 431 per la gestione della precedente emergenza terremoto attraverso la disposizione di interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori colpiti. L’ordinanza contiene, in particolare, misure per garantire la continuità operativa del settore zootecnico, disposizioni per le verifiche d’incidenza ambientale per gli insediamenti temporanei, il potenziamento del trasporto pubblico locale da parte della Regione Marche e alcune modifiche alla ocdpc n. 422.
Per garantire il ricovero temporaneo degli animali domestici, i cui proprietari risiedevano nei territori colpiti dal terremoto, nonchè degli animali presenti nei canili danneggiati dagli eventi sismici, i Comuni colpiti possono stipulare convenzioni con altri Comuni o individuare strutture private.
Per realizzare le stalle temporanee, gli imprenditori zootecnici possono avvalersi delle deroghe già previste per i Mapre-moduli abitativi provvisori rurali, anche per gli aspetti paesaggistici e urbanistici, dato il collegamento diretto tra la funzionalità delle stalle temporanee e la realizzazione dei Mapre. Le stalle temporanee ed i moduli abitativi provvisori per gli allevatori non sono soggetti alle verifiche di incidenza ambientale, trattandosi di interventi puntuali. Al termine dell’esigenza, dopo la rimozione, saranno ripristinate le condizioni dei luoghi.
Nel caso in cui le aree individuate dai Comuni per realizzare gli insediamenti temporanei ricadano tra i siti di interesse comunitario o tra le zone di protezione speciale, le Regioni provvedono a concludere entro sette giorni le verifiche di idoneità delle aree, comprensive della verifica di incidenza ambientale, che deve contenere anche l’indicazione delle eventuali misure di mitigazione necessarie per la realizzazione dell’insediamento.
La Regione Marche è autorizzata a realizzare interventi di potenziamento temporaneo del trasporto pubblico locale per consentire i collegamenti d’emergenza per motivi di lavoro o di studio tra i Comuni colpiti dal sisma e quelli della costa. La pianificazione operativa viene revisionata con periodicità mensile. Da ieri, dopo le nuove scosse sismiche, occorre una nuova riprogrammazione.