Approvato ieri alla Camera dei Deputati il Testo unico del vino. Una meta assai attesa che ha richiesto un lungo lavoro. “Finalmente diamo ai produttori una sola legge di riferimento con 90 articoli che riassume tutta la normativa precedente – ha commentato il ministro Martina – Un’operazione di semplificazione che era attesa da anni e che consente di tagliare burocrazia, migliorare il sistema dei controlli, dare informazioni più trasparenti ai consumatori. Con il Testo unico possiamo contribuire a rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi”.
“La promessa di approvare il provvedimento entro l’anno è stata mantenuta – ha sottolineato il vice ministro Andrea Olivero – grazie all’impegno dei parlamentari e al confronto costruttivo con tutti gli attori della filiera. Adesso è il momento di sfruttare le disposizioni di rilancio e semplificazione della legge per dare risposte concrete a un mondo produttivo che merita la massima considerazione per i risultati realizzati e la sua forte incidenza nello sviluppo territoriale.” La legge si concentra essenzialmente su un’operazione di semplificazione riguardante produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio. Un’unica legge di riferimento per il settore con un impianto chiaro che favorisce i produttori e gli operatori del settore. Più certezza del diritto, meno diatribe ed un migliore sistema di controlli. Spazio poi all’innovazione con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie.
Tra le novità apportate dalla riforma è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici, al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico. Rilevante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione.
I controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (Ruci) a prescindere se siano o meno imprese agricole.