Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il DM 22 luglio 2016 contenente le istruzioni per la presentazione delle domande di finanziamento degli interventi. Il Fondo è stato istituito con il Collegato Ambientale (Legge 221/2015) e anticiperà ai Comuni le risorse necessarie per rimuovere le opere abusive nelle aree ad alta pericolosità, che a volte restano in piedi proprio per mancanza di fondi da parte degli Enti locali. Le demolizioni riguarderanno opere abusive già destinatarie di ordinanza di demolizione non ancora eseguite, dando la priorità agli edifici costruiti in aree a rischio molto elevato (R3 e R4).
La classificazione verrà aggiornata a ogni trimestre dal Ministero dell’Ambiente, che potrà chiedere ai Comuni ulteriori informazioni comprovanti l’esposizione degli immobili al suddetto rischio. Una volta ottenuto il finanziamento i Comuni avranno 120 giorni di tempo per eseguire l’abbattimento. Il Fondo coprirà i costi degli interventi di demolizione, nonché le spese tecniche e amministrative correlate. Nelle spese tecniche rientrano anche il costo di smaltimento dei materiali derivanti dalle demolizioni, come pure gli interventi a favore della ripresa della flora autoctona.