L’Ape sarà operativa dal 1° maggio 2017. E’ la data indicata dal Governo ai sindacati. Inoltre, è stato fissato a 1350 euro lordi di reddito il tetto per accedere all’Ape social, il meccanismo previsto per poter andare in pensione a 63 anni senza pagare la rata del prestito pensionistico che sarà totalmente a carico dello Stato. Lo ha spiegato il segretario confederale Uil, Domenico Proietti, al termine dell’incontro con il sottosegretario alla Presidenza Tommaso Nannicini. Il Governo ha anche assicurato un impegno finanziario pari a 1,5-1,6 mld nel 2017.
Dell’Ape social potranno beneficiare anche le maestre della scuola d’infanzia, gli operai edili, i macchinisti, gli infermieri di sala operatoria e i disoccupati. Questi ultimi potranno accedere al pensionamento anticipato con 30 anni di contributi mentre gli altri soggetti con 35 anni. La rata di ammortamento per il prestito pensionistico dell’Ape volontaria invece si aggirerà intorno al 4,5-4,6% al mese per ogni anno di anticipo. Per quel che riguarda i lavoratori precoci, il pacchetto del Governo conferma il pensionamento (senza prestito) con 41 anni di contributi per disoccupati e lavori gravosi (gli stessi dell’Ape social) e l’eliminazione della penalizzazione prevista dalle norme in vigore per quanti siano andati in pensione senza aver raggiunto i 41 anni di contribuzione.