Il Ministro dell’Interno Marco Minnit,i intervenendo al seminario del Gruppo speciale sul Mediterraneo e sul Medio Oriente organizzato dall’Assemblea parlamentare della Nato, che si è svolta il 23 novembre alla Camera, ha ribadito come nell’attuale scenario si possano di fatto ipotizzare nuovi attacchi terroristici. Questo riferendosi in particolare allo “scacco militare drammatico che Daesh ha subito negli ultimi mesi”, in particolare con la caduta di Mosul e Raqqua. Il titolare dell’Interno ha messo in guardia contro la possibile recrudescenza del terrorismo dovuto anche al rientro, in particolare verso l’Europa e il nord Africa, dei foreign fighters sopravvissuti. Ora più che mai è quindi necessaria una efficace collaborazione internazionale per lo scambio di informazioni, al fine di prevenire eventuali nuovi attacchi terroristici.
“Coloro che stanno rientrando nei Paesi d’origine sono una minaccia da non sottovalutare – ha sottolineato Minniti – Prevenzione e intelligence sono le chiavi per neutralizzarla, i terreni sui quali dobbiamo essere molto forti”. E’ concreto il rischio che queste persone si mischino ai flussi migratori verso i nostri Paesi – ha aggiunto il ministro – Due questioni che sono un imperativo categorico della Nato e dell’intera comunità internazionale. Lo scacchiere dell’Africa settentrionale ed in particolare la Libia, rappresentano in qualche modo il confine sud dell’Europa. A queste si aggiunge la questione dei Balcani, dove si gioca una partita cruciale per le esperienze di radicalizzazione, nonchè il rischio di lupi solitari o di piccoli gruppi che si auto-attivano senza un comando, rispetto ai quali, però, oltre all’esperienza maturata sul campo abbiamo misurato in questi mesi il morso di un terrorismo a prevedibilità zero. Su questo sfondo il web diventa un punto chiave, poichè in questi anni è stato luogo di radicalizzazione e reclutamento, istruzione ed emulazione. Non è certo in discussione la libertà che Internet ha permesso a livello globale, non si tratta quindi di proibire – ha concluso Minniti – ma di regolare insieme con i grandi provider, con i quali occorre avviare una discussione molto chiara”.