Quella emersa dal maxiemendamento dello scorso dicembre risultava essere una manovra penalizzante per i Comuni. Ma ora “ai 1.800 Comuni che l’aspettavano torna la quota di 300 milioni di fondo Imu-Tasi alla quale avevano pieno diritto. A nome di quei Sindaci e di tutti i sindaci ringrazio davvero la viceministra Laura Castelli per l’impegno che ha profuso per centrare l’obiettivo”. E’ quanto detto il primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in riferimento all’annuncio del viceministro all’Economia, Laura Castelli, che ha fatto sapere come siano effettivamente tornati a 300 i milioni del Fondo Imu-Tasi.
“Si tratta di fondi vitali per i Comuni – ha tenuto a sottolineare Decaro – che, per via di un antico errore di calcolo, rischiavano di non poter chiudere i loro bilanci perché mancavano all’appello risorse che spettavano loro. Su questo come su altri punti – ha concluso – l’Anci ha condotto una battaglia a tratti anche aspra con il governo. Ne valeva la pena”.
Il fondo Imu-Tasi, tagliato dalla manovra, torna ora a 300 milioni di euro grazie alla rimodulazione delle risorse per il Reddito di cittadinanza. Da questa misura arriveranno infatti 90 dei 110 milioni che occorrono per far fronte alle richieste da parte dei Comuni. Altri 10 milioni giungeranno dal fondo per gli interventi strutturali di Politica economica e altrettanti da quello dei residui passivi. Il provvedimento è contenuto in una modifica del decreto-legge semplificazioni presentato dai relatori in Commissione al Senato, ma l’incremento ha valore soltanto per quest’anno. Dal 2020 al 2033, infatti, la dotazione per i Comuni si attesterà a 190 milioni di euro per ciascuna annualità.