E’ prevista la costruzione di oltre 90 chilometri di strada che attraversano 36 Comuni tra le province di Vicenza e Treviso. La necessità di realizzare un asse che congiungesse le città sorte ai piedi delle Prealpi venete è nata da decenni, quando lo sviluppo socio-economico-industriale dell’area pedemontana ha manifestato una crescente richiesta di mobilità. Così ieri il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e il titolare dell’Interno, Matteo Salvini, hanno firmato un Protocollo di legalità per la realizzazione della Superstrada Pedemontana veneta: la grande infrastruttura già in corso d’opera, che prevede un costo complessivo di 2 miliardi 258 milioni di euro.
“E’ un accordo di legalità e di responsabilità – ha sottolineato Zaia -. La volontà di allinearci al Ministero e all’Anac continua un percorso di trasparenza, e l’accordo parla di chiarezza, di banca dati e di scambio di informazioni. Se si verificherà che un’azienda che ha già avuto un appalto o un subappalto è infiltrata comunque se ne dovrà andare dai cantieri. Quando c’è una carriola di malta si pensa sempre alla corruzione, ma l’importante è essere rigorosi nell’applicazione delle leggi e mettere in rete la collaborazione con lo Stato”. “Il progetto nasce negli anni ’90, il progetto di cantiere è del 2002, l’appalto del 2006, la consegna del 2011, attraverso ricorsi e commissariamenti, e oggi è completata al 50%. Tra breve – ha concluso il governatore – apriremo il primo tratto di 7 chilometri con caselli ultimati. La fine è prevista a dicembre 2020, ma pensiamo che gli utenti abbiano il diritto di utilizzarla in ragione del fatto che il cantiere avanza”.
Il Protocollo di legalità nasce al fine della prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Uno strumento che guarda al potenziamento delle misure di contrasto alla corruzione mediante un ampliamento del suo ambito di operatività in attuazione delle indicazioni fornite nel protocollo d’intesa stipulato il 15 luglio del 2014 dal Ministero dell’Interno e dall’Anac.