Si è appena insediata a Palazzo Chigi una Commissione di studio che esaminerà lo stato attuale della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista in Italia. La prima riunione è stata introdotta dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dal sottosegretario, Marco Minniti. La Commissione avrà la durata di 4 mesi, al termine dei quali redigerà una relazione finale. Ne fanno parte personalità del mondo accademico, della ricerca, della comunicazione e tra questi: Lorenzo Vidino (docente alla George Washington university e direttore del programma sull’estremismo presso la medesima Università, con la funzione di coordinatore); Stefano Allievi (docente all’Università di Padova); Benedetta Berti (ricercatrice all’Institute for National Security Studies di Tel Aviv); Carlo Bonini (giornalista del quotidiano La Repubblica); Manuela Caiani (docente alla Scuola Normale Superiore di Firenze); Marco Cannavicci (psichiatra); Cristina Capresi (pedagogista); Lucio Caracciolo (direttore di Limes); Anna Cossiga (docente alla Link Campus University); Martino Diez (direttore scientifico della Fondazione internazionale Oasis); Renzo Guolo (docente all’Università di Padova); Marco Lombardi (docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano); Alessandro Orsini (docente all’Università Tor Vergata di Roma); Carlo Panella (giornalista); Vittorio Emanuele Parsi (docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano); Andrea Plebani (ricercatore all’Istituto di Studi di Politica Internazionale); Massimo Recalcati (psicanalista); Ciro Sbailò (docente all’Università degli Studi Internazionali Unint di Roma); Marta Serafini (giornalista del Corriere della Sera).