Nel decreto legislativo approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri e appena trasmesso al Parlamento, è stata introdotta una norma che consentirà ai Sindaci di tutelare le botteghe storiche. Il provvedimento è rivolto a regolare le attività commerciali nelle zone di pregio di borghi e città preservando i negozi che siano l’espressione dell’identità culturale dei luoghi. La norma sulle botteghe storiche è in continuità con gli obiettivi indicati dall’articolo 52 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004).
Il Codice dei beni culturali conferisce altresì ai Comuni la possibilità di vietare quelle attività che interferiscano con il decoro dei monumenti e delle aree interessate da flussi di turisti. Eventuali siti potranno essere spostati altrove a seguito del pagamento di un indennizzo. “La norma – ha commentato il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini – prevede che i Comuni, d’intesa con le Regioni, possano individuare zone aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico in cui vietare o subordinare ad autorizzazione l’esercizio di attività commerciali non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”.