Lo ha affermato la Corte di Cassazione Sez. 1 Civile, con l’ordinanza n. 22449/2024 con le seguenti argomentazioni, ovvero che la controversia relativa al rifiuto del Comune di rilasciare un certificato di residenza collettivo non ha ad oggetto un bene mobile di cui sia in discussione la spettanza, quanto piuttosto il diritto all’informazione richiesta, il trattamento di dati personali e la regolarità dell’attività amministrativa, ai quali non è attribuibile un controvalore monetario, con la conseguenza che la stessa è di valore indeterminabile e, pertanto, rientra nella competenza del tribunale, ai sensi dell’art. 9 c.p.c.
Riferimenti normativi: Cod. Proc. Civ. art. 7 CORTE COST., Cod. Proc. Civ. art. 9 CORTE COST., Legge 31/12/1996 num. 675 art. 27 com. 1, DPR 30/05/1989 num. 223 art. 33, DPR 30/05/1989 num. 223 art. 34
Massime precedenti Vedi: N. 2330 del 2023 Rv. 666710-01
Fonte: Massimario della Corte di Cassazione