Con voto bipartisan l’aula della Camera ha approvato la proposta di legge per istituire una commissione monocamerale d’inchiesta parlamentare sullo stato della sicurezza e del degrado delle città. A favore dell’inchiesta parlamentare si sono espressi 344 deputati di maggioranza e del centrodestra mentre 87, fra M5s e leghisti si sono astenuti. A favore hanno votato quasi tutti i gruppi ma ci sono stati polemiche sugli obiettivi che la commissione si prefigge, per alcuni emendamenti di Lega e Fdi, riguardanti le moschee e la presenza di forze dell’ordine nelle periferie. La Presidente della Camera Laura Boldrini ha definito “importante che in un momento difficile Montecitorio abbia istituito una commissione di inchiesta su sicurezza e degrado nelle periferie”.
La Commissione di inchiesta ha come compito principale la verifica dello stato del degrado e del disagio delle città e delle loro periferie, con particolare riguardo alle implicazioni socio-economiche e di sicurezza, attraverso l’esame di una serie di fattori:
- struttura urbanistica e composizione sociale dei quartieri periferici;
- realtà produttive presenti nelle periferie urbane e fenomeni ad esse collegate, quali: tassi di occupazione, disoccupazione (in particolare femminile e giovanile), lavoro sommerso, lavoro precario, situazione dei giovani che non studiano, non lavorano, non seguono corsi di formazione professionale (i cosiddetti NEET o né-né);
- forme di povertà, marginalità e di esclusione sociale;
- istruzione e offerta formativa;
- distribuzione delle risorse infrastrutturali e situazione della mobilità;
- distribuzione dei servizi collettivi: scuole, strutture formative, sanitarie, religiose, culturali e sportive;
- presenza di migranti, di loro associazioni e di organizzazioni finalizzate allamediazione culturale e all’inclusione.
La Commissione inoltre ha i seguenti compiti:
- accertare il ruolo delle istituzioni locali nelle gestione delle politiche rivolte alle periferie e le forme di partecipazione attive della cittadinanza;
- acquisire le proposte di miglioramento sociale delle periferie da parte delle istituzioni territoriali e dalle associazioni locali (associazioni di cittadini, parrocchie, sindacati, organizzazioni di utenti e consumatori, organizzazioni delle diverse etnie presenti);
- riferire alla Camera dei deputati proponendo interventi, anche di carattere normativo, al fine di contrastare le situazioni di degrado delle città e, qualora sia necessario, attuare interventi per promuovere l’effettivo diritto di culto di tutte le religioni, al fine di prevenire fenomeni di reclutamento di terroristi e di radicalizzazione.
La proposta prevede che la Commissione sia composta da 20 deputati, nominati dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari. La durata della Commissione è fissata in 12 mesi dalla sua costituzione. Entro i successivi 60 giorni essa presenta una relazione alla Camera dei deputati sui risultati dell’inchiesta.