Legambiente presenta il dossier ‘Isole sostenibili’. 22 esempi virtuosi di isole nel mondo che hanno scommesso sulla rivoluzione verde, puntando sulle rinnovabili e sulla sostenibilità ambientale. Energia, acqua, economia circolare e mobilità, sono gli elementi principali oggetto della sfida per garantire un futuro sempre più sostenibile e innovativo.
A tal proposito è stato lanciato un osservatorio su tali processi di sostenibilità anche nelle 20 isole minori del nostro Paese. Le isole italiane hanno grandi potenzialità e dovrebbero percorrere questa strada, puntando su fonti rinnovabili, raccolta differenziata, gestione virtuosa delle risorse idriche e mobilità sostenibile. Ad esempio, nella raccolta differenziata Capri (Na) e Pantelleria (TP) sono rispettivamente al 56% e 45%. Qualche miglioramento lo si vede anche nell’attenzione alla mobilità sostenibile, tra le isole virtuose c’è Ponza (LT) dove ci sono cinque le linee di autobus che collegano i vari punti dell’isola, raggiungendo anche le spiagge più lontane ed il porto con frequenza ogni 15 minuti, ed è possibile inoltre noleggiare biciclette elettriche. C’è poi chi guarda all’innovazione nei regolamenti edilizi come l’isola di Capraia (LI) che fissa obiettivi nelle nuove costruzioni per la bioedilizia e la permeabilità dei suoli (almeno il 25% della superficie) ed ha incentivato il ricorso ai tetti verdi. Grande attenzione quindi anche verso le energie rinnovabili, dove di positivo ci sono solo le potenzialità, perché su ognuna delle isole minori italiane si potrebbe arrivare a soddisfare tutti i fabbisogni grazie al sole, al vento e alle altre fonti naturali come le onde del mare.
Un cambiamento green che sta producendo risultati concreti in diverse isole nel Mondo sia per quanto riguarda la percentuale del fabbisogno energetico coperto sia per l’applicazione di tecnologie sempre più ricercate e innovative, come ad esempio l’utilizzo del moto ondoso dei mari o di impianti idroelettrici ed eolici combinati insieme. Legambiente ricorda, poi, che la sfida per le isole italiane sta oggi nello spingere un modello energetico innovativo che punti sempre di più sulle risorse esistenti in natura, attraverso una innovativa gestione delle reti, dei sistemi di accumulo e di tecnologie efficienti che permetta di dare risposta anche alla domanda di mobilità, di riscaldamento/raffrescamento delle abitazioni e delle attività, di desalinizzazione dell’acqua di mare.
“Oggi – spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – ci sono tutte le condizioni per realizzare un cambiamento positivo nelle isole minori, a vantaggio dell’ambiente e dei cittadini, della qualità e dell’occupazione, dell’attrattività turistica. Le buone pratiche che raccontiamo in questo dossier dimostrano che questa rivoluzione e occorra perseguirla spingendo tre obiettivi: puntare a un modello energetico al 100% rinnovabile sulle Isole al posto di quello attuale inquinante e costosissimo, realizzare un modello virtuoso di gestione della risorse idriche recuperando i gravi ritardi nella depurazione, spingere la raccolta differenziata dei rifiuti e il recupero dell’organico per la produzione di compost sull’isola. Ma per realizzare quello che serve alle isole italiane è necessaria una cabina di regia nazionale per accompagnare ogni isola nella realizzazione di questi obiettivi, sbloccando gli interventi nelle fonti rinnovabili e nella depurazione, e superando i veti che oggi esistono per gli impianti solari e eolici”.