In Veneto boom delle fonti rinnovabili
Energia e Ambiente 7 Agosto 2017, di pmIl 40 % dell’energia prodotta in Veneto deriva da fonti rinnovabili soprattutto in virtù del crescente contributo dato dagli impianti fotovoltaici e dalle centrali a biomasse
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A confermare l’incremento delle energie rinnovabili in Veneto è l’ultimo bollettino mensile del Sistema statistico regionale, che certifica l’avvenuto superamento degli obiettivi strategici fissati dall’Europa per l’energia.
Il “pacchetto 2020” della direttiva Ue del 2009 indicava un aumento del 20% dell’efficienza energetica e stabiliva che il 20% dei consumi finali di energia fosse coperto da fonti rinnovabili.
Il ricorso alle energie rinnovabili in Veneto risulta maggiore rispetto alla media del Paese: l’incidenza delle fonti rinnovabili nella produzione energetica della Penisola ha infatti raggiunto un valore medio del 38,5 %, mentre in Veneto si è attestata al 40,3%.
Qui la fonte principale di energia rinnovabile resta quella idroelettrica, anche se in tendenziale diminuzione, visto anche l’andamento climatico delle ultime stagioni. Ma la novità è rappresentata dalla crescita del fotovoltaico (25,4%) e delle bioenergie (26%) che, insieme, superano il 50% delle energie rinnovabili prodotte. Alla fine del 2015 la potenza complessiva installata in Veneto nel settore fotovoltaico ha superato quota 1.750.000 KW, con una media di 18,3 KW ad impianto.
Un valore in diminuzione dal 2011, che sta ad indicare un cambiamento strutturale nel settore: maggior numero di impianti, ma di dimensioni più piccole.
Nonostante la crescita delle fonti rinnovabili il Veneto, tuttavia, resta lontano dall’autosufficienza energetica: nel 2015 la produzione complessiva di energia, pur in ripresa dopo i picchi negativi del 2011, è arrivata a coprire il 60,7% dei consumi.
Il settore che assorbe la maggiore quantità di energia elettrica a livello regionale è l’industria (47,8%), con punte a Vicenza del 61,5%, a Treviso del 50,3 e a Rovigo del 49,9%. Un caso a parte è rappresentato da Venezia, dove i consumi del terziario (turismo in particolare) superano quelli dell’industria. Nella regione i consumi domestici in media si attestano attorno al 19%, con punte del 22,5% nella città lagunare (per il forte impatto del turismo) e a Belluno, per le condizioni orografiche e climatiche.
