Cassazione: IMU, pertinenze tassabili solo se provate concretamente

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 14904 del 4 giugno 2025, ha cassato con rinvio una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado del Veneto. Quest’ultima aveva escluso la tassabilità di un’area scoperta di circa 5.715 metri quadrati considerandola pertinenziale solo perché graffata a un fabbricato. La Cassazione ha chiarito che, ai fini dell’IMU, l’autonoma tassabilità delle pertinenze non si determina tramite la sola formalità catastale: occorre verificare concretamente che l’area sia effettivamente destinata a servizio o ornamento dell’immobile principale e che il proprietario abbia voluto istituire un vincolo duraturo di accessorietà.

La Corte ha anche precisato le regole sull’obbligo dichiarativo del vincolo pertinenziale. Il contribuente deve dichiararlo solo quando la situazione che consente l’agevolazione si verifica a partire dal 2008 e non è ancora nota all’ente impositore. Per eventi o situazioni già conosciuti dall’ente prima del 1° gennaio 2009, l’obbligo dichiarativo non sussiste, anche se rilevante per periodi di imposta successivi.

Con questa decisione, la Cassazione conferma che l’accertamento della pertinenzialità richiede criteri concreti e fattuali, basandosi sulla destinazione reale e sulla volontà del proprietario, e non sulla sola registrazione catastale.

Fonte: Rassegna massimario della Corte di Cassazione