la Corte di Cassazione Sez. 3 Civile, con l’ordinanza n. 28495/2024 ha affermato che in tema responsabilità ex art. 2043 c.c. per insidia stradale, l’assenza di barriere antiscavalcamento e di un’adeguata illuminazione del tratto stradale è sufficiente a integrare una presunzione di colpa della P.A., che può essere superata soltanto dimostrando la concreta possibilità per l’utente danneggiato di percepire o prevedere con l’ordinaria diligenza l’anomalia; peraltro, non vale ad escludere la configurabilità dell’insidia e della conseguente responsabilità della P.A. l’assenza di un obbligo ex lege che imponga l’apposizione di reti di protezione, in quanto gli obblighi di garanzia correlati a norme generali di salvaguardia e tutela della salute e della integrità fisica non si esauriscono nell’osservanza delle (o nella conformità alle) previsioni di circolari e indicazioni, posto che devono essere, anzitutto, salvaguardati i diritti assoluti della persona e i precetti posti dalle norme primarie che ne assicurano la tutela.
Riferimenti normativi: Cod. Civ. art. 2043 CORTE COST., Decr. Minist. min. ITR 18/02/1992
num. 223
Massime precedenti Vedi: N. 15375 del 2011 Rv. 618634-01
Fonte: Massimario della Corte di Cassazione