Le piste ciclabili incentivano l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sicuro per gli spostamenti all’interno del territorio comunale. E parte da qui il progetto della ciclabile di quasi tre chilometri collegata agli altri percorsi ciclopedonali della città di Modena, caratterizzata da un corridoio ecologico che l’accompagnerà per tutto il tragitto, insieme alla predisposizione di una linea parallela dedicata al trasporto pubblico. Queste insomma le caratteristiche della “Diagonale” modenese per la mobilità sostenibile che si svilupperà sull’asse liberato dalla storica linea ferroviaria dismessa nel 2014. La dismissione della ferrovia ha liberato un grande canale di comunicazione tra il centro storico, la zona Madonnina e Cittanova, che viene ora ripensato come spazio pubblico per la mobilità dolce.
A fine dicembre la Giunta comunale ha, infatti, approvato in linea tecnica il progetto esecutivo dell’infrastruttura che, per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro (con un finanziamento di 2 milioni garantito dal Cipe con i fondi di coesione e sviluppo), prevede anche un secondo intervento per ripristinare un altro percorso ciclopedonale. L’intera “Diagonale” di Modena sarà illuminata con lampade a led e, insieme ad un centinaio di lampioni, è prevista la piantumazione di filari di alberi che delimiteranno la stessa pista ciclabile.
Investire su forme di trasporto alternative all’automobile, soprattutto in città di medie dimensioni può rivelarsi una scelta strategica. In contesti urbani in cui la densità di popolazione e di servizi determinano spostamenti quotidiani piuttosto brevi, è possibile ragionare senza troppe difficoltà sull’implementazione della mobilità dolce. Guardare a nuove piste ciclabili e percorsi ciclopedonali può favorire la riduzione, del traffico, dell’inquinamento e dei costi sociali che vi si associano, il benessere e la salute dei cittadini, il miglioramento della qualità dello spazio pubblico e della vita in generale.