L’adesione del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a Ca’ Corner a Venezia, rafforza il partenariato del progetto “Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità”, nato dalla collaborazione tra Regione del Veneto ed il Comune di Venezia con il coinvolgimento anche di istituzioni nazionali. Il progetto – approvato dalla Giunta regionale del Veneto lo scorso 12 marzo – promuove lo sviluppo di un piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio, in particolare alla riqualificazione urbana e alla promozione del patrimonio artistico e naturale di Venezia. Il progetto segna l’avvio di un percorso per la definizione di una governance, con il coinvolgimento d’istituzioni pubbliche insieme a partner privati per la realizzazione di un coordinamento delle iniziative e dei progetti che insisteranno sull’area metropolitana di Venezia e sul territorio circostante.
“Sono lieto di sostenere questo progetto che si muove nella direzione di proteggere e valorizzare il ‘bene culturale’ Venezia, le sue ‘pietre’, le donne e gli uomini che la abitano e che meritano una città vivibile”, afferma il ministro per la Pa, Renato Brunetta. “È questo che intendiamo per sostenibilità e che Venezia può incarnare nella sua unicità: una sostenibilità economica, ambientale e tecnologica in linea con le ‘transizioni’ che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ora rende possibili. Sviluppo e qualità della vita che marciano insieme, con lo stesso passo: questo è il futuro che candidiamo Venezia a rappresentare”.
“L’adesione del ministro Brunetta al progetto è un momento di grande soddisfazione – sottolinea il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – Venezia è una città universale e da questa connotazione tutto il Veneto attinge la sua vocazione internazionale e cosmopolita. Dal più ampio insieme di partner a tutti i livelli viene la conferma della bontà di questa nostra iniziativa, in grado di proporre una visione futura di rilievo per la città e tutto il suo territorio. Un rilievo internazionale e storico come Venezia e tutto il Veneto meritano, presentandosi come laboratorio di sostenibilità; una vera sfida di questo millennio”.
“Venezia, proprio nell’anno in cui celebra i 1600 anni dalla sua Fondazione, guarda al futuro e dimostra, con questo importante progetto, di essere luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro. Il sostegno a questo progetto anche da parte del ministro Brunetta dimostra l’importanza del piano, ma soprattutto il perfetto allineamento tra Comune di Venezia, Città Metropolitana, Regione Veneto e Governo. Una sinergia che si estende anche alle aziende che sono già presenti sul territorio con importanti progetti di sostenibilità. Un percorso virtuoso che la Città sta portando avanti toccando gli aspetti della sostenibilità economica, culturale, sociale e ambientale. Un piano che sta dando risultati concreti in tutti gli ambiti di intervento: in particolar modo a Porto Marghera, simbolo della riconversione green e luogo dove la Città può diventare un laboratorio di sperimentazione e crescita. Venezia si conferma essere la più antica città del futuro”.
I progetti si svilupperanno su alcune direttrici dedicate. Tra queste: la transizione energetica e la sostenibilità ambientale attraverso interventi volti alla creazione di un polo dell’idrogeno, la decarbonizzazione e la circolarità dei rifiuti, la difesa dell’ecosistema lagunare, la promozione di VeniSIA (Venice entrepreneurial international Sustainability Innovation Accelerator) come centro di innovazione e accelerazione sui temi della sostenibilità, e la promozione di Venezia come sede di Centri di Ricerca sulla sostenibilità insieme al potenziamento della formazione accademica sul tema. Tra gli obiettivi c’è quello di rendere la Città protagonista di un evento annuale, di rilievo internazionale, sul tema della sostenibilità. I promotori prevedono la capacità del progetto di generare rilevanti benefici economici, sociali e ambientali per la città di Venezia, per il Veneto e per il sistema Paese, e sottolineano come la vision di sviluppo contenuta nelle linee d’intervento sia coerente, non solo con la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, ma anche con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che consentirà di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo Next Generation EU.
Fonte: Ministero per la Pa