E’ l’ora della micro-mobilità nelle città. Successo meritato, complici i mutamenti climatici e il distanziamento sociale causato dalla pandemia. Risultano attivi, infatti, 86 servizi in un terzo dei 110 capoluoghi di provincia. Milano in testa con ben 14. Tra monopattini (oltre 27mila), biciclette (35mila) e scooter (3 milioni di viaggi nel 2019), ci sono 65mila veicoli ‘leggeri’ in condivisione nel Belpaese. Questa la fotografia della micro-mobilità elettrica condivisa scattata dall’Osservatorio nazionale della sharing mobility nel suo nuovo rapporto nazionale. “Questa micromobilità che si sta affermando nelle città di tutto il mondo – osserva Raimondo Orsini dell’Osservatorio sharing mobility – è in netta controtendenza rispetto al mercato dell’auto che propone veicoli sempre più grandi, potenti e ingombranti nel parcheggio. L’aspetto più interessante è la possibilità d’integrazione di scooter elettrici, bici condivise e monopattini con il trasporto pubblico e la ciclopedonalità, con un conseguente minor ricorso all’auto di proprietà per gli spostamenti urbani che può ridurre l’inquinamento dal trasporti del 20-30%”.
Dopo Milano, tra le città con più servizi figurano Roma con 11 e Torino con 7. In generale il servizio più diffuso è il bikesharing station-based che si trova in 26 città, seguito dai monopattini in sharing con 38 servizi in 17 città, dal bikesharing con 13 servizi in 12 città, e dallo scootersharing presente soltanto in 4 città. Quest’ultimo servizio anche quest’anno segna una crescita: i veicoli in condivisione sono passati da 150 nel 2015 a oltre 5mila nel 2019, con un aumento del 126% rispetto al 2018; di questi oltre il 95% è elettrico. Nel 2019 sono attivi 10 servizi gestiti da 5 operatori, 4 dei quali hanno flotte totalmente elettriche. I noleggi dei motorini in condivisione raggiungono la quota di 3 milioni triplicando il valore registrato nell’anno precedente. Anche le iscrizioni sono aumentate, del 174% rispetto al 2018. I monopattini in sharing, un servizio sbarcato in Italia alla fine del 2019, si stanno affermando e diffondendo nelle ultime settimane: tra dicembre 2019 e settembre 2020 i monopattini in condivisione sono passati da 4.900 a 27.150, un valore “destinato a crescere nei prossimi tempi. I servizi attivi sono passati da 12 a 38 in questo stesso lasso temporale. Il monopattino-sharing, al pari con il bikesharing, è il servizio di micromobilità più in crescita nel periodo post lockdown”. Anche per il bikesharing, il 2019 è stato un anno positivo: è “il servizio più diffuso in Italia e la flotta a disposizione è di quasi 35mila bici, di cui il 15% elettriche. Rispetto al 2018, le iscrizioni sono cresciute del 60%”.
Fonte: Osservatorio Sharing mobility