Sui nostri litorali purtroppo non ci sono solo le conchiglie, ma buste, cotton fioc, cicche, vecchie reti e pezzi di metallo gettati consapevolmente o provenienti da scarichi non depurati sono alla base di una problematica che sta creando serie complicazioni ambientali. Alla base c’è una cattiva gestione dei rifiuti domestici che minacciano sempre di più l’ecosistema. I rifiuti abbandonati che sempre più spesso osserviamo lungo le nostre coste, sono solo la punta dell’iceberg di una grave emergenza ambientale nota con il nome di marine litter.
Solo nel 2018, nell’ambito dell’indagine nazionale Beach litter, su 78 spiagge italiane monitorate da Legambiente in 14 diverse Regioni, sono stati trovati 48.388 rifiuti in un’area complessiva di 416.850 mq, pari a 60 campi da calcio. Una media di 620 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia, quattro rifiuti ogni passo. Eppure contrastare il marine litter si può, attraverso campagne di sensibilizzazione e informazione e soprattutto facendo conoscere le soluzioni che passano anche dalla prevenzione dei rifiuti in mare e in spiaggia, dalla raccolta differenziata e dal riciclo. Il tutto coinvolgendo e responsabilizzando i cittadini, a partire dai più giovani.
Sono questi i temi e le sfide al centro del progetto educativo “Se butti male… Finisce in mare!” promosso da Legambiente e Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica e rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado per educare alla prevenzione dei rifiuti in mare. Giunto alla seconda edizione, quest’anno il progetto raddoppia e interesserà Campania e Puglia con il coinvolgimento di 4.000 tra studenti delle oltre 40 classi coinvolte, volontari e cittadini che parteciperanno alle iniziative. Obiettivo principale è quello di ricordare e far capire come attraverso le proprie scelte e uno stile di vita più ecofriendly si possa prevenire il marine litter, imparando a differenziare di più e meglio i rifiuti, senza dimenticare che possono avere una seconda vita, come ci ricorda la sfida dell’economia circolare.
Inoltre per sottolineare quanto sia importante dare nel proprio contributo, Legambiente e Corepla nell’ambito del progetto “Se butti male…Finisce in mare!” presenteranno alle scuole il vademecum delle “buone abitudini che tutelano il mare” contenente sei consigli pratici in difesa del mare: scegli prodotti riciclabili e fai bene la raccolta differenziata; prima di buttare pensa bene sei puoi riusare; non acquistare e usare prodotti cosmetici e per la pulizia che contengono microplastiche; non buttare nessun rifiuto nel wc; non buttare nulla negli scarichi e nei tombini; in spiaggia, nei parchi, lungo i fiumi e i laghi renditi utile, dedica qualche minuto a raccogliere i rifiuti che troverai, il buon esempio è contagioso.
“Da anni Legambiente riserva alla tutela del mare e delle sue coste un impegno continuo e costante attraverso numerosi progetti, iniziative di volontariato ambientale, attività didattiche, di educazione ambientale e grazie a un’esperienza diffusa di monitoraggi scientifici praticata in tutto il paese da volontari e cittadini, considerata da più fonti istituzionali internazionali come una delle esperienze più avanzate al mondo di ‘citizen science’, il contributo dei cittadini alla conoscenza dei problemi ambientali e alla loro risoluzione – spiega Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente -. Un’esperienza che vogliamo far conoscere anche alle scuole e ai ragazzi per far toccare con mano il problema, ma anche per evidenziare le soluzioni che passano sempre di più su politiche di prevenzione e sensibilizzazione, su una corretta gestione dei rifiuti a partire dalla raccolta differenziata e dal riciclo”.
“Questa iniziativa ci permette di sottolineare, ancora una volta, che per contrastare il fenomeno del marine litter sia fondamentale puntare sull’educazione e sul coinvolgimento dei più giovani ai temi ambientali” afferma Antonello Ciotti, Presidente Consorzio Corepla. “La raccolta differenziata è un gesto d’amore verso il proprio territorio ma anche un volano per la creazione di nuove imprese, nuovi posti di lavoro e risparmio di materie prime. Solo attraverso la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica è infatti possibile dare nuova vita ai rifiuti creando vera economia circolare”.
Anche per questa seconda edizione saranno tante le attività in programma. In particolare in ogni classe gli educatori di Legambiente svolgeranno incontri periodici per la realizzazione di laboratori e attività ludico-didattiche, sia a scuola che sul campo, sul tema della prevenzione dei rifiuti. Tutti i docenti coinvolti nel progetto avranno a disposizione una guida per approfondire il tema del marine litter, delle microplastiche e dei rifiuti in mare e in spiaggia con i propri ragazzi, che potranno successivamente cimentarsi in un’attività di monitoraggio dei rifiuti in spiaggia grazie al supporto di un diario in cui annotare i dettagli della propria esperienza di citizen science. Tutte le scuole di Campania e Puglia che desiderano aderire al progetto potranno richiedere i materiali didattici compilando il modulo on line su https://www.legambientescuolaformazione.it/