L’Italia eccelle nel riciclo della carta e si colloca ai primi posti in Europa in questa best practice. Lo conferma il rapporto annuale del Comieco, dal quale si evince che nel Belpaese si riciclano ogni minuto 10 tonnellate di macero di carta e cartone, evitando di immettere nell’atmosfera tonnellate di anidride carbonica. “La filiera del riciclo della carta fa bene all’ambiente e produce lavoro – commenta Carlo Montalbetti, direttore generale del Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, segnalando che si sta anche riducendo il divario fra Nord e Sud – L’anno scorso abbiamo avuto risultati ottimi dal Meridione (+6,1%), pur di fronte a due regioni che sono un po’ alla rincorsa e devono colmare il gap».
Venendo agli altri dati, risulta che la media italiana del 2017 si è assestata infatti a 54,2 chilogrammi a persona di raccolta differenziata di carta e cartone, con un incremento dell’1,6 % rispetto all’anno precedente. Si distinguono, in particolare, due regioni (Emilia Romagna e Trentino Alto Adige) che raccolgono oltre 80 chili pro capite, tallonate dalla Toscana, mentre a chiudere la lista ci sono Sicilia (22 chili) e Calabria (33,9 kg). “Il dato ”grezzo”, però, può essere fuorviante – specifica Montalbetti – perché in Sicilia abbiamo formato un club di “ecocampioni del riciclo” composto da 22 Comuni che hanno raggiunto il 50% della raccolta differenziata sui rifiuti prodotti e, per quanto riguarda la carta, sono arrivati a una raccolta di 40 chili pro capite. Quindi le condizioni per far bene anche in questo campo ci sono. Dobbiamo lavorare con i cittadini e gli amministratori siciliani e calabresi per favorire il decollo della raccolta differenziata in queste due regioni – sottolinea fiducioso il direttore generale e aggiunge -. In Sicilia la raccolta nei Comuni medio-piccoli è soddisfacente, sono i capoluoghi ad abbassare la media. Per quanto riguarda la risposta dei cittadini, non ci sono differenze con il Centro-Nord: il problema è in gran parte di carattere politico-amministrativo e organizzativo” Tanto più che la raccolta differenziata della carta conviene: nel 2017 Comieco ha infatti erogato 110 milioni di euro alle quasi 5.500 amministrazioni comunali in convenzione che hanno raccolto 1,4 milioni di tonnellate, con un incremento dell’8% sul 2016. Segnali positivi arrivano dall’intera industria cartaria, che sta aprendo tre impianti (due già operativi e uno in avviamento) che utilizzeranno 1,2 tonnellate di materiale riciclato. L’obiettivo è migliorare ulteriormente la qualità della raccolta differenziata della carta, per eliminare già alla fonte presenze estranee, per esempio puntine metalliche oppure sacchetti di plastica che finiscono nei cassonetti per la carta. “Su questo fronte un grande aiuto deve provenire dai cittadini stessi – prosegue nel ragionamento Montalbetti – da parte nostra dobbiamo fornire più informazione per effettuare una raccolta differenziata corretta. Forse è arrivato il momento di cambiare prospettiva, cioè passare dalle sanzioni per chi butta i rifiuti nel cassonetto sbagliato ai premi per chi fa la differenziata in modo giusto”. Nel frattempo, il nostro Paese può proseguire nella sua buona performance, perché non sono lontani i target fissati entro il 2020 dall’Unione europea: 3,5 milioni di tonnellate di carta raccolta con la differenziata. La sforzo per raggiungere l’obiettivo corrisponde a 240 mila tonnellate in più. Nel 2035 il punto di arrivo già fissato dall’Ue è un tasso di riciclo dell’85% degli imballaggi cellulosici. Già oggi in Italia il tasso è dell’80 %: vengono riciclati quattro imballaggi su cinque. Il traguardo non è poi così lontano.