Si può tranquillamente dire, parafrasando il famoso motivo di Rino Gaetano, che in Italia il mare è sempre più blu. Aumentano, infatti, le spiagge da sogno nel Belpaese. In questa 32/a edizione di consegna delle bandiere blu l’exploit è della Campania, che scalza le Marche e si piazza al terzo posto dopo Liguria e Toscana per numero di Comuni premiati dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Foundation for Environmental Education – Fee). Un podio targato mar Tirreno, quest’anno, dunque, per i famosi vessilli. Non solo qualità del mare ma anche gestione del territorio, impianti di depurazione, gestione dei rifiuti, vivibilità in estate, valorizzazione delle aree naturalistiche sono fra i 32 criteri da rispettare del Programma della Fondazione.
Ogni anno i criteri per conseguire la Bandiera Blu, sempre più restrittivi, devono essere rispettati: si tratta di parametri che vanno dal controllo delle acque di balneazione, effettuato con regolari campionamenti ad opera delle agenzie regionali nell’ambito del programma nazionale di monitoraggio, alla gestione dell’arenile (accessibilità, servizi), dalla depurazione delle acque reflue alla raccolta differenziata, dalle aree pedonali e piste ciclabili all’educazione ambientale nelle scuole locali.
Quest’anno, le spiagge con acqua cristallina lungo lo Stivale hanno raggiunto quota 368 (342 nel 2017), pari al 10% di quelle premiate a livello mondiale; 175 le località di riviera (163 l’anno scorso) dove sventola la bandiera Fee (16 i nuovi ingressi e 4 le uscite) con la Liguria in vetta, seguita dalla Toscana e dalla Campania che ha dunque superato le Marche scesa in quarta posizione. Un numeroin crescita di 12 Comuni (sedici i nuovi ingressi, mentre 4 sono usciti) rispetto a dodici mesi fa.
A migliorare in Italia è anche la situazione di approdi turistici e laghi premiati, aumentati quest’anno rispettivamente a 70 (67 nel 2017) e 16 (dai 13 precedenti). In totale, è stato rilevato oggi nell’evento nazionale di consegna delle bandiere blu, quest’anno la Liguria mantiene il vessillo in 27 Comuni e la Toscana negli stessi 19 dell’anno scorso. La sorpresa è stata la Campania che con tre nuovi ingressi (Piano di Sorrento, Sorrento e Ispani) ha sorpassato le Marche che perdendo la bandiera a Gabicce mare scivola al quarto posto con 16 Comuni fregiati. La Puglia conquista tre nuove località (Rodi garganico, Peschici e Zapponeta) e raggiunge 14 bandiere, la Sardegna ha due nuovi ingressi (Trinità d’Agultu e Vignola) e ha il vessillo in 13 località, l’Abruzzo va a quota 9 con l’ingresso di un lago (Scanno) e anche la Calabria è a 9 con due nuovi ingressi (Tortora e Sella Marina). Il Veneto conferma le 8 bandiere e anche il Lazio resta a 8 ma con il comune di Anzio uscito e il lago di Trevignano romano entrato; l’Emilia Romagna aggiunge una bandiera a Cattolica e va a 7 e la Sicilia ne perde una a Pozzallo andando a 6. La Basilicata sale a 4 con l’ingresso di Bernalda e Nova Siri e il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 bandiere del 2017. Il Molise scende a 1 bandiera essendo stata tolta a Termoli.
Quest’anno vengono incrementate le bandiere blu sui laghi a 16 località: oltre agli ingressi di Trevignano romano nel Lazio e Scanno in Abruzzo, conquista un vessillo il Piemonte con Arona e sale a quota 3 mentre rimangono invariati il Trentino Alto Adige con 10 e la Lombardia con 1 come lo scorso anno. La valutazione della Giuria nazionale ha avuto il contributo, fra gli altri, dei ministeri dell’Ambiente, dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle Politiche Agricole, del Coordinamento degli Assessorati Regionali al Turismo, del Comando Generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, dell’Ispra, dell’Università della Tuscia, del Consiglio Nazionale dei Chimici, dell’Anci, nonché dei sindacati Balneari. Nell’annunciare con soddisfazione “anche per il 2018, un aumento di Comuni Bandiera Blu, ben 175”, il presidente della Fee Italia Claudio Mazza ha rilevato che “il turismo non può che essere sostenibile, in modo da garantire un equilibrio tra fruizione e tutela del patrimonio ambientale”. Bandiera Blu, ha aggiunto “guida passo dopo passo i comuni costieri, a scegliere strategie di gestione sostenibile del proprio territorio, attraverso un percorso che giovi all’ambiente ed alla qualità della vita”.
“Anche quest’anno è stato rilevato un incremento nel numero di assegnazioni, un dato indicativo dell’impegno di molti Comuni e dell’importanza delle tematiche ambientali nel turismo” ha spiegato Stefano Laporta presidente dell’Ispra osservando che gli esperti dell’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale “hanno operato sia nella fase di individuazione dei requisiti da valutare che nei lavori della giuria” e che “ogni anno i requisiti per ottenere la Bandiera Blu vengono rivisti con l’obiettivo di stimolare i Comuni ad impegnarsi nell’ottica del miglioramento continuo”.