L’Italia e altri 8 Paesi sono nel mirino della Commissione Ue per lo smog e dovranno presentare ulteriori misure entro venerdì 9 o saranno portate davanti alla Corte di giustizia europea. È l’ultimo avvertimento di Bruxelles alla vigilia della scadenza, estesa da lunedì a venerdì dal commissario all’ambiente Vella, dopo l’incontro ministeriale di fine gennaio. La Commissione ”procederà alla tappa finale della procedura d’infrazione a meno che misure credibili e puntuali non siano presentate entro domani. La scadenza è domani”, ha ricordato il portavoce, spiegando che “il commissario Vella ha presentato al Collegio l’esito del vertice convocato con i ministri” dei 9 Paesi che rischiano la Corte di giustizia Ue “come ultimo sforzo per trovare soluzioni” al problema della qualità dell’aria. La Commissione infatti “vuole aiutare gli Stati membri a mettersi in regola urgentemente con quanto hanno concordato ma mai rispettato per molti anni” sulle direttive europee sulla qualità dell’aria, in particolare le soglie massime di sforamento dei limiti di Pm10 e NO2.