La Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (Cop 23) di Bonn entra nel vivo, e lo fa mettendo al centro le città e le regioni del mondo. Ieri e oggi i fari saranno puntati infatti sugli enti territoriali, che prima saranno protagonisti di un Summit globale sul clima e poi animeranno la “Giornata del Patto globale dei sindaci”. Per l’Unione europea, è presente a Bonn una delegazione di 20 membri del Comitato delle regioni (CdR), fra cui anche il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e il consigliere comunale di Vittorio Veneto Marco Dus.
“Noi che governiamo città e regioni sentiamo profondamente il problema” dei cambiamenti climatici, e “vogliamo essere in prima linea” nel portare avanti politiche ambientali. Così all’ANSA il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, mentre si trova a Bonn per partecipare alla Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici (Cop 23) in qualità di presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni europee (Cemr). Il problema dell’inquinamento atmosferico che causa il surriscaldamento globale “riguarda tutti”, afferma Bonaccini, “e noi come Cemr, che rappresenta 130mila enti locali di 41 paesi europei, vogliamo dare il nostro contributo in termini di proposte e di idee, perché crediamo che questa debba essere una delle principali preoccupazioni nell’agenda della politica e dei governi”. “Ci auguriamo che Trump cambi idea” sull’annunciato ritiro degli Stati uniti dagli Accordi di Parigi, ma a Bonn “è presente il governatore della California Jerry Brown, uno dei leader protagonisti in questi anni nel cercare intese in tutto il mondo non solo con i governi nazionali, ma anche con quelli regionali e locali” sottolinea Bonaccini, che il prossimo anno parteciperà con il Cemr proprio in California a “un altro importante meeting” sul clima.
“Non abbiamo il lusso di poter aspettare centinaia di anni per cambiare la nostra società, non possiamo attendere i nostri leader nazionali”. È il governatore della California, il democratico Jerry Brown, a suonare la carica davanti ai centinaia di leader locali e regionali riuniti a Bonn per partecipare alla Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici (Cop 23). “La California non sta aspettando Trump”, perché “i cambiamenti climatici stanno avendo effetti ovunque”, ha insistito Brown fra gli applausi dei leader locali che, al termine del loro Summit, si sono impegnati a intraprendere “nuove e rapide iniziative per far rispettare gli Accordi di Parigi a tutti i livelli di governo”. A Brown ha fatto eco, in chiusura del summit, l’ex governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger: “Il fatto che Trump si sia ritirato dall’Accordo di Parigi non significa niente, grazie ai governi subnazionali”, che continueranno a lavorare “come hanno sempre fatto”.
La dichiarazione d’intenti approvata ieri dai leader locali stipula che lo sviluppo urbano sostenibile deve essere “parte integrante dell’urgente azione globale” necessaria per mettere in pratica l’intesa sul clima. Il documento comprende anche 19 iniziative portate avanti dagli enti locali a livello mondiale, fra cui il Patto globale dei sindaci per il clima e l’energia, di cui fanno parte 7.400 città da sei continenti, e la rete europea Platforma, alla quale aderiscono anche Anci, Aiccre e Regione Toscana.
“Attraverso il Patto dei sindaci abbiamo aperto relazioni” con le regioni e le città Usa “che si vanno sempre più consolidando. Non faremo mancare il nostro supporto per raggiungere l’obiettivo comune: consegnare alle prossime generazioni un mondo migliore” ha sottolineato il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, che si trova a Bonn con la delegazione del Comitato europeo delle Regioni (CdR). “Se le cose restano come adesso il riscaldamento del pianeta sarà di 2,7 gradi. Dobbiamo quindi fare molto di più e andare oltre l’accordo di Parigi.
Le trasformazioni necessarie devono essere decise a livello locale”, gli ha fatto eco il presidente del CdR, il belga Karl-Heinz Lambertz. Città e regioni vogliono “essere in prima linea” sulle politiche climatiche, è la linea ribadita anche dal governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente alla Cop in qualità di presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni europee.