Avventurarsi su una bicicletta – soprattutto in città – è praticamente un atto di coraggio. Ma gli automobilisti dovrebbero capire che il loro migliore amico in città è proprio il ciclista. Sì, perchè il ciclista oltre a non inquinare, non crea congestione e non occupa parcheggio, rendendo di fatto più facile la vita anche all’automobilista: città come Amsterdam o Copenhagen, tra le più bike friendly del mondo, hanno i tempi di attraversamento in automobile più bassi in assoluto.
E invece. E invece le tragiche notizie di questi giorni, amplificate dal coinvolgimento di vittime illustri (prima il ciclista Michele Scarponi, poi il pilota Nicky Hayden e la triatleta Julia Viellehner), ci riportano di colpo alla questione fondamentale: garantire l’incolumità di chi si sposta in bici ogni giorno.
In questo contesto è’ Reggio Emilia la città più sicura e “bike friendly”, seguita da Torino, Modena e Bologna. A valutare la sicurezza su due ruote delle città italiane è proprio chi pedala ogni giorno: una stella per quelle pericolose, cinque per quelle sicure. E’ la nuova funzione dell’app Wecity, già scelta e apprezzata da 30mila persone per la sua proposta di premiare le diverse forme di mobilità sostenibile (a piedi, in bici, con i mezzi pubblici, con l’auto condivisa). La nuova funzione, Bike Safe consente al termine di ogni tragitto in bici “votare” il livello di sicurezza del viaggio.
In pratica, esattamente come siamo ormai abituati a fare con un ristorante o un hotel: l’utente assegna una stella ai tragitti più pericolosi, e fino a 5 stelle per quelli più sicuri. I dati raccolti in soli sei mesi hanno permesso di mappare decine di città, e di definire un indicatore generale, chiamato Indice di ciclabilità urbana (Icu), che classifica le città in base alla loro sicurezza per chi pedala.
L’aspetto interessante dell’ Indice di ciclabilità urbana è che rappresenta il punto di vista di chi si sposta ogni giorno in bicicletta, ma è mediato da alcuni fattori correttivi, come il numero minimo di votazioni o la percentuale di copertura della città. In questo modo si può ridurre il fenomeno per cui, pochi utenti, molto attivi, possano alterare nel bene o nel male la valutazione della città.
Attualmente Reggio Emilia guida la classifica come città più sicura e bike friendly, con un’indice di ciclabilità urbana di 3.33 (il massimo è 5): è la città che permette alle bici di girare addirittura contromano e i km mappati crescono ogni giorno (ad oggi sono mappati 246,9 Km per una copertura del 14%); segue Torino, con un’indice di 3.13: con 800,5 km pedalati (una copertura del 29,5%) la community di Torino ha messo in evidenza le zone sicure e quelle pericolose.
Al terzo posto troviamo Modena che con un indice di 3.05, è al momento la città con la più alta copertura di strade mappate, quasi il 40% (ovvero 650 Km); Bologna (forse per merito della “tangenziale delle bici”) ha oltre un quarto delle strade mappate (25.9% e 477.9 Km), e il quarto posto in classifica, con un’indice di ciclabilità urbana di 2.81.