La celebrazione del 5 giugno, la Giornata mondiale dell’ambiente istituita nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite si apre quest’anno con un bellissimo esempio: ci sono volute 85 settimane e 1500 persone per ripulire i 2,5 chilometri di spiaggia di Mumbai, in India, ricoperti da 4 mila tonnellate di rifiuti. Una impresa colossale, guidata da Afroz Shah, giovane avvocato «Campione della Terra», grazie al premio ottenuto dall’Unep, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per la protezione ambientale, per il suo «luminoso impegno civile».
Quello che si è da poco concluso sulla spiaggia indiana è stato infatti una delle più grandi bonifiche mondiali. L’intera comunità – dagli abitanti delle baraccopoli alle stelle di Bollywood – si è impegnata in prima persona per restituire alla città, e ai turisti, la fruibilità della lunga spiaggia dorata resa invisibile da cumuli e cumuli di plastica, vetro, lattine e altri rifiuti.
“Riconnettersi con la natura”, dunque, per recuperare un rapporto con l’ambiente più sano, consapevole, e contribuire a non sprecarne le risorse. Tutt’altro che infinite. È il tema scelto quest’anno dall’Onu per celebrare la Giornata mondiale dell’ambiente che ricorre oggi 5 giugno e tingerà di verde le città del mondo, una giornata incentrata inevitabilmente sul tema del cambiamento climatico e sulle preoccupazione esplose dopo l’annuncio del presidente Usa Donald Trump di uscire dall’accordo di Parigi.
I “servizi” che gli ecosistemi naturali forniscono all’uomo, ricordano le Nazioni Unite, hanno un valore talmente grande, dell’ordine di migliaia di miliardi di dollari, che gli economisti ancora faticano a quantificarlo. Eppure su aria pulita, oceani, suolo, biodiversità pende sempre più grande la spada di Damocle delle attività umane.
Quest’anno sarà il Canada a ospitare l’evento principale della Giornata, ma in tutto il mondo sono previste centinaia di iniziative, dalla pulizia delle spiagge alle escursioni guidate nella natura. Quella “simbolo” è l’illuminazione di verde, lunedì sera, degli edifici e monumenti iconici delle città: tra questi l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentor di Rio de Janeiro, il Burj Khalifa di Dubai.
Sui social gli utenti sono invitati a condividere immagini della natura, con l’hashtag #WithNature per la creazione dell'”album fotografico sulla natura più grande al mondo”. Gli scatti migliori saranno esposti al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York.
Possibilità di condivisione anche tramite un’app, iNaturalist, per catturare, ma solo con lo smartphone, ogni creatura che abita nel proprio giardino, nei parchi o nelle riserve naturali.