Si è tenuta al Viminale, la riunione del Tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni e delle comunità islamiche presenti in Italia, presieduta dal Ministro dell’interno, Marco Minniti. Un’iniziativa volta ad approfondire i temi connessi alla presenza di molti islamici in Italia, con particolare riferimento alle questioni che possono costituire un ostacolo all’integrazione, all’esercizio dei diritti civili, alla convivenza sicura e pacifica nell’ambito della nostra società. Durante i lavori è stata rappresentata l’urgenza di misure volte ad avviare processi d’integrazione che coinvolgano soprattutto i giovani immigrati di seconda generazione e sono state affrontate le questioni inerenti alla formazione degli imam, al riconoscimento dei luoghi di culto, alla condizione dei giovani e delle donne musulmane. E’stata altresì sottolineata l’importanza del riconoscimento giuridico delle associazioni in ente di culto. Il ministro dell’interno ha auspicato che, partendo dalle esperienze territoriali positive avviate in alcune regioni italiane, volte a costruire una cittadinanza attiva e condivisa che guarda al bene comune nel rispetto delle differenze culturali e religiose, le comunità musulmane presenti nel nostro Paese possano arrivare in tempi rapidi ad un accordo nazionale. Un patto che le organizzazioni stesse si impegnino responsabilmente a rispettare, che riunisca e traduca operativamente, pur nelle differenze, le proposte discusse e condivise dal Tavolo ministeriale, con particolare riferimento alla formazione degli imam, ai luoghi di culto (che devono essere pubblici e riconoscibili), all’uso della lingua italiana nelle prediche e alle condizioni delle donne e dei giovani musulmani.