Il nuovo anno è appena iniziato e già si moltiplicano bilanci e classifiche sulle questioni più rilevanti che hanno segnato quello passato. Il peggioramento climatico e l’inquinamento sono stati e si confermano fra i temi più urgenti, in particolare l’emergenza smog nei centri urbani. Non a caso, Legambiente ha presentato un’indagine, elaborata su dati Arpa, relativa ai capoluoghi di provincia che hanno superato la soglia limite delle polveri sottili nel 2016: Torino (86 giorni), Frosinone (85), Milano (73), Venezia (73), Vicenza (71), Padova (68), Treviso (68), risultano in testa alla graduatoria. La classifica prosegue, per un totale di 32 città in allarme smog.
“Molte città italiane sono costantemente in allarme smog sia per le ricorrenti condizioni climatiche che favoriscono l’accumulo, giorno dopo giorno, degli inquinanti, che per la mancanza di misure adeguate a risolvere il problema – commenta Rossella Muroni, presidente di Legambiente- Sono necessari interventi strutturali, di lunga programmazione, i cui tempi di messa in opera superano quelli del mandato elettorale di un sindaco. Serve un piano nazionale che aiuti i primi cittadini a prendere e sostenere le decisioni giuste: misure strutturali e permanenti, anche radicali e a volte impopolari, per la cui realizzazione occorrono, per altro, investimenti largamente al di sopra della portata dei Comuni, stretti dal patto di stabilità. Troppo spesso i Sindaci sono lasciati soli di fronte all’emergenza e improvvisano cure inadeguate e scarsamente efficaci – prosegue Muroni – Per questo Legambiente ha preparato un elenco di proposte sugli interventi necessari a migliorare davvero la qualità dell’aria. Bisogna, da un lato, trasformare strutturalmente le città, le modalità di trasporto e di spostamento, i suoi servizi e le infrastrutture, dall’altro riqualificare il patrimonio edilizio pubblico e privato rendendolo energeticamente sostenibile”.