Un nodo in crescita in tutte le regioni italiane. In Lombardia per contrastare il fenomeno delle ludopatie sono stati stanziati tre milioni di euro che vanno a finanziare 68 progetti su tutto il territorio regionale, coinvolgendo oltre 700 Comuni, 258 associazioni del terzo settore, 319 tra scuole, parrocchie, centri per anziani, 45 associazioni professionali, 15 associazioni per la tutela dei consumatori.
Questi i numeri appena illustrati, a margine del convegno intitolato “Milano contro il gioco d’azzardo patologico”. Una pagina sociale, quella della ludopatia, che distrugge migliaia di persone ed intere famiglie. Un recente studio effettuato nelle province lombarde dal Centro per la formazione e la ricerca sull’infanzia e l’adolescenza “Semi di melo”, ha rilevato che quasi il 60% dei giovani delle scuole superiori ha provato almeno una volta a giocare alle slot machine e il 15,5% di essi lo fa regolarmente almeno ogni settimana. Il fenomeno coinvolge uno studente su tre fin dalle scuole medie.
Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia i giocatori d’azzardo problematici si attestano oltre il 3% della popolazione, a costoro poi si aggiunge un altro 2,2% di giocatori d’azzardo patologici. Quasi un milione di persone cui si debbono sommare le persone che giocano su internet e sfuggono alle statistiche. Una vera e propria piaga sociale che non risparmia neppure i giovanissimi. Il Comune di Milano, per tutelare le fasce più a rischio della cittadinanza, già da due anni ha emesso un’ordinanza per regolamentare gli orari di funzionamento degli apparecchi slot machine e video lottery nei locali pubblici, perseguendo grazie alla Polizia locale coloro che violano la disposizione.
L’amministrazione meneghina ha inoltre lanciato la campagna “Milano No slot”, suddivisa in cinque linee d’intervento, con l’intento di raggiungere ogni fasci di età della popolazione sul territorio, con un’attenzione particolare rivolta a studenti e anziani.