Nella riunione del Consiglio dei ministri di ieri, n. 125 del 10 agosto, sono stati varati due provvedimenti rilevanti in materia di riforma della Pubblica Amministrazione. Su proposta del Ministro Maria Anna Madia, è stato approvato in esame definitivo il decreto legislativo del testo unico relativo alle società a partecipazione pubblica. Nello specifico, il testo unico prevede la drastica riduzione delle società partecipate, con particolare riferimento alle scatole vuote, alle società inattive, alle micro e a quelle che non producano servizi indispensabili alla collettività. Sono stati inoltre introdotti interventi di razionalizzazione dei compensi degli amministratori. Per il futuro, sono stati anche individuati i criteri chiari sulla base dei quali sarà possibile costituire e gestire le società partecipate. Il decreto ha ottenuto il secondo esame delle competenti Commissioni parlamentari, secondo quanto previsto espressamente dalla legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione. Successivamente, sempre su proposta del Ministro
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante norme di attuazione dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, che modifica e integra il codice dell’amministrazione digitale (CAD), di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. La novità introdotta consiste nell’affidare il cambiamento strutturale del rapporto tra cittadini e Pa a un’identità digitale, attraverso cui accedere e utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, e al domicilio digitale (SPID), in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente. SPID sarà l’identificativo con cui un cittadino si farà riconoscere dalla Pa, mentre il domicilio digitale sarà l’indirizzo online al quale potrà essere raggiunto dalle stesse pubbliche amministrazioni. Tali modifiche del CAD hanno recepito gran parte dei suggerimenti offerti dalla Conferenza unificata e dal Consiglio di Stato, nonché le condizioni contenute nei pareri delle Commissioni parlamentari.