Il Comune di Venzone è stato eletto “Borgo più bello d’Italia 2017”. Come avete vissuto questo evento?
Con grande impegno perché noi siamo una piccola comunità di 2100 abitanti, all’interno del borgo vivono circa 300 persone. Il paese ha subito danni molto ingenti nel terremoto del Friuli del 1976, ma è stato ricostruito pietra su pietra come era in origine e in tempi rapidi.
Quali sono gli aspetti più caratteristici che secondo lei hanno influito sull’aggiudicazione del prestigioso premio?
Sicuramente la storia e la bellezza del luogo. E’ un piccolo borgo circondato da una cinta muraria del 1200 all’interno della quale si trovano il duomo del 1300, il palazzo municipale e la piazza lastricata in pietra, poi i vari musei, tra i quali il museo del terremoto. Inoltre, il paese è circondato da una cornice suggestiva di montagne dove si fa molto sport. Ci sono tantissimi percorsi anche per le mountain bike e poi c’è una grande pista ciclabile, molto visitata, che partendo dall’Austria arriva fino all’Adriatico. In altre parole, è un paese tranquillo dove si vive bene e c’è un buon afflusso di turismo.
Secondo lei questa vittoria darà un impulso ulteriore alle attività turistiche?
Sicuramente, perché l’abbiamo già constatato nei primi due giorni dopo la vittoria, ora molte più persone visitano e vorrebbero visitare il borgo più bello d’Italia 2017.
Come vi state organizzando per far fronte al flusso crescente di visitatori?
Già l’anno scorso abbiamo realizzato 106 attività tra mostre, concerti ecc… Quest’anno ne faremo altrettante, alcune sono già in corso. In questo momento si stanno svolgendo anche mostre per l’infanzia con visite quotidiane da parte di tutte le scuole. Siamo aperti a iniziative e spettacoli culturali di vario genere. Quest’anno, soprattutto dopo la conquista del titolo di borgo più bello, potenziaremo le attività di marketing territoriale, puntando sul turismo e andando a costruire anche nuovi parcheggi fuori dalla cinta muraria. Ci impegneremo anche per dare risposte migliori alla domanda crescente di pernottamento. Attualmente, disponiamo soltanto di circa 300 posti letto, però siamo circondati da altri Comuni più grandi in grado di ospitare un numero molto più consistente di turisti.
Oltre al turismo avete altri progetti innovativi sull’ambiente?
Abbiamo in cantiere progetti naturalistici diversificati nello spazio e nel tempo, perché siamo all’interno del parco delle Prealpi Giulie. Non abbiamo significative zone industriali all’interno della nostra area, soltanto due o tre piccole realtà produttive. In effetti, Venzone può essere considerata una sorta di invidiabile oasi di arte, cultura, verde e pace, situata al centro di due vaste zone industriali: quella di Gemona e quella di Tolmezzo.
Dal punto di vista logistico, com’è collegata Venzone?
Il paese è molto ben collegato. Vicino al borgo passa l’autostrada, con due uscite percorribili e la strada statale nazionale. Quindi, dal punto di vista viario il centro del paese è raggiungibile da varie direttrici. Non manca neppure la ferrovia, che ha due fermate e treni regionali speciali per il trasporto delle biciclette. Diversi convogli partono dall’Austria e arrivano qui con il loro carico festoso di turisti e di visitatori ansiosi di conoscere le nostre bellezze.