Il Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta e l’Associazione Valdostana Centri Turismo all’Aperto (Faita Valle d’Aosta) si sono confrontati in merito al tema delle limitazioni relative alla sosta degli autocaravan/camper da parte dei Comuni. A fronte di una puntuale richiesta indirizzata al CELVA dall’associazione, che riunisce e rappresenta le 33 imprese turistico-ricettive all’aria aperta, camping e villaggi turistici presenti nella nostra regione, il Consorzio ha verificato, tramite il proprio servizio associato consulenza, i contenuti e le limitazioni della potestà regolatoria riconosciuta a questo proposito dall’ordinamento agli enti locali.
Il parere legale, disponibile sul sito www.celva.it/adhoc, individua le attività legittime che i Comuni possono avviare per disciplinare la sosta dei camper sul proprio territorio e contrastare eventuali comportamenti non conformi alla normativa in materia di codice della strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, “Nuovo codice della strada”), in particolare per quanto riguarda le differenze tra sosta e campeggio. Tale approfondimento evidenzia che le amministrazioni possono adottare provvedimenti che vietino temporaneamente o in via permanente la sosta stradale di determinate categorie di utenti, purché questi siano supportati da un’adeguata motivazione, nell’ambito di una pianificazione generale della circolazione nel territorio comunale.
Giulio Grosjacques, vicepresidente vicario del CELVA, sottolinea: “Il turismo è la prima fonte di ricchezza per la nostra regione, e gli enti locali stanno facendo degli sforzi importanti per avvicinarsi alle esigenze di chi lavora nel comparto, in termini di chiarezza delle motivazioni, semplificazione dei provvedimenti amministrativi e ascolto delle istanze delle parti interessate. Ritengo – aggiunge Grosjacques – che l’offerta delle aree di sosta e dei campeggi rappresenti un’articolazione importante della nostra offerta, soprattutto per alcune realtà di media montagna, e che contribuisca in modo sostanziale al numero dei posti letto offerti. La Faita Valle d’Aosta ci ha posto dei quesiti a cui abbiamo risposto puntualmente: il riscontro da tale collaborazione è sicuramente positivo, come ha avuto modo di sottolineare in una nota anche il suo Presidente, Jean-Paul Voyat”.
Il parere del CELVA, quale ente strumentale dei Comuni, è stato trasmesso per opportuna informazione e conoscenza a tutti i Sindaci dei 74 Comuni valdostani.