Sono molto promettenti i dati per il turismo sia per l’Italia che per il mondo nel biennio 2016-2017. Mentre registra un crollo, invece, per il Medio Oriente. Lo sottolinea Trip, il modello di previsione dei flussi turistici internazionali elaborato da Ciset-Ca’ Foscari due volte l’anno (a maggio, edizione primaverile e novembre, edizione autunnale), strumento previsionale che permette di catturare e misurare i legami tra trend economici e socio-demografici e il fenomeno turistico attraverso l’analisi delle scelte del turista. Il 2015 ha registrato un +4,3% degli arrivi internazionali, corrispondente ad un aumento assoluto di 50 milioni rispetto all’anno precedente, e decisamente superiore alla dinamica di lungo termine 2010-2020, stimata pari al +3,8% medio annuo. Altrettanto positivi sono i segnali di inizio 2016: le prime stime indicano infatti un +5,1% del movimento internazionale complessivo, trainato dalle economie avanzate che, con un +6,2%, rafforzano il loro peso sul mercato turistico globale, rappresentandone il 54,7%.
Per l’Italia si prevede un rafforzamento del recupero già avviato nel precedente biennio con un +3,3% per il 2016, e un +3,6% nel 2017.
A fronte di questi primi risultati l’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo, conferma così anche per il biennio 2016-2017 il consolidamento delle performance positive del settore. I drammatici eventi di Parigi e Bruxelles, le condizioni off limit del Medio Oriente e del Nord Africa, dunque, non incideranno sulla dinamica complessiva, ma potranno influire sulla redistribuzione dei flussi tra le diverse destinazioni, come le prime stime per l’Europa dimostrano.