I percorsi a pedali che saranno realizzati e implementati per accrescere l’offerta ciclabile dando a chi visita l’Italia in bicicletta la possibilità di farlo in sicurezza e lontano dal traffico motorizzato, gettano di fatto le basi per creare una vera e propria rete interconnessa che – senza soluzione di continuità – unisca da Nord a Sud tutto lo Stivale all’insegna di un turismo slow e a basso impatto ambientale.
Buone notizie, dunque, per il cicloturismo e per l’economia che gira intorno alla bicicletta nel Belpaese: Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero per i Beni e le attività culturali e il Ministero delle Politiche agricole, ha dato oggi il via libera al decreto interministeriale che sblocca oltre 161 milioni di euro per la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche.
Il decreto emanato ieri disciplina anche le modalità di rendicontazione e prevede la revoca delle risorse nei casi di mancata parziale realizzazione degli interventi. Infine, prevede la costituzione di un Tavolo Permanente di Monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Si tratta – sottolinea il Mit – di un importante investimento per il destino economico di tante aree del Paese, che punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante, sulla mobilità sostenibile e in particolare la ciclabilità. Il decreto, firmato dal Ministro Toninelli e dai colleghi di Governo Alberto Bonisoli e Gian Marco Centinaio, spalma nel quadriennio 2016-2019 161.780.679,56 euro per la costruzione di piste ciclabili turistiche. Per la ripartizione delle risorse per gli anni dal 2021 al 2024 il Ministero si impegna a procedere con un successivo decreto – precisa la nota -, individuando per ciascuna ciclovia ulteriori progetti che rispondano ai criteri qualitativi previsti.
In particolare 4.780.679,60 euro relativi all’annualità 2016 sono destinati alla redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica della ciclovia del Sole (Verona-Firenze), della ciclovia del Vento (Venezia-Torino), della ciclovia dell’acquedotto pugliese e del GRAB di Roma. I restanti 159.999.999,96 euro sono invece destinati, per gli anni 2017-2019, a garantire, per tutte le ciclovie turistiche, lo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica e delle successive fasi di progettazione. Alle piste già citate, ricorda la nota, si aggiungono quelle del Garda, della Sardegna e della Magna Grecia; e poi la ciclovia Tirrenica, la ciclovia Adriatica e la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia. Il decreto disciplina anche le modalità di rendicontazione e prevede la revoca delle risorse nei casi di mancata parziale realizzazione degli interventi. Infine, prevede la costituzione di un Tavolo Permanente di Monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Ora la parola passa agli enti locali, precisa il Ministero, che attende infatti l’invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, propedeutici e necessari alla realizzazione delle piste ciclabili. Invio che si auspica – conclude il Mit – avvenga quanto prima, così da rendere il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche una realtà.